Anziani, adulti, giovani, redditi bassi ma anche quelli più alti. Tutti accomunati dallo stesso pensiero: in passato era più facile acquistare una casa. È quanto emerge dal Terzo Rapporto Federproprietà-Censis 'Agenda 2024-2030'. Stessa idea anche per quanto riguarda i costi di gestione e manutenzione. Secondo l'82% degli intervistati, infatti, sono diventati "eccessivi". Ma il vero incubo rimangono le tasse. Il 69,3% teme, in particolare, un aumento, compresa una patrimoniale.
Nel complesso è calato il valore delle abitazioni: tra il secondo trimestre 2014 e il secondo del 2024 è diminuito in termini reali del 16,8%. Convince, fino a un certo punto, la legge Salva Casa. Il 44,5% esprime un giudizio positivo, il 31,3% negativo e il 24,2% non ha un'opinione al riguardo. Secondo il 37,9%, si tratta di una legge utile sia utile per l'economia e la società italiana. Il 32,4% non è convinto di ciò e il 29,7% non si esprime in proposito.
Sul fronte energetico, il 67,6% ritiene che rendere la propria casa meno energivora sia una necessità e non più una scelta e l'81,7% pensa che farlo ne può incrementare il valore. Il 44,7% dei proprietari è pronto a spendere per interventi di efficientamento, mentre il 37,3% non lo è e il 18,0% è indeciso. Per l'84% il timore, però, è che questi interventi possano costare troppo. Motivo per cui l'88,2% degli italiani è convinto che le famiglie debbano avere supporto pubblico nel fronteggiare le spese per la più alta sostenibilità della propria abitazione.