I fuochi d'artificio sorprendono e incantano milioni di persone. Immancabili in occasione di alcune ricorrenze come nei festeggiamenti per il nuovo anno: sono celebri gli incredibili spettacoli di luci e colori nel mondo per il Capodanno. Ma qual è l'origine dei fuochi e come funzionano? Andiamo alla scoperta della loro storia e dei loro meccanismi.
L'origine dei fuochi d'artificio nella Cina antica -
La pirotecnica, ossia l'arte della fabbricazione dei fuochi d'artificio, ha origini antichissime: pare che sia nata in Cina grazie ad alcuni monaci intorno all'anno Mille, a seguito della scoperta della polvere da sparo intorno all'800. Quest'ultima nota anche come “polvere nera” o “polvere pirica” è un ingrediente cruciale nella composizione dei fuochi d'artificio perché li porta ad alta quota e ne causa lo scoppio luminoso. Inizialmente tale sostanza era impiegata solamente nell’ambito bellico nelle catapulte. Pare, ma non è certo, che la diffusione della polvere da sparo in Europa avvenne attorno al 1241 grazie ai Mongoli con il nome di “neve cinese” o “sale cinese”. Con certezza si attribuisce la formula chimica ufficiale all'alchimista e filosofo inglese Roger Bacon riportandola nel 1245 nella sua epistola "I segreti dell’arte e della natura e confutazione della magia". Diffusasi lentamente in Europa, la polvere da sparo rimase serviva principalmente a scopo militare. Le prime fabbriche che producevano fuochi pirotecnici per lo spettacolo sorsero in Germania tra il 1340 e il 1348.
Dall'inizio del XVII secolo si affermarono le principali scuole di pirotecnica in Europa, tra cui una in italia quella dei Ruggeri a Bologna, famosa per la spettacolarità dei fuochi. I fuochi d'artificio inizialmente non avevano sfumature cromatiche, ma nel 1785 il chimico francese Claude Louis Berthollet introdusse l'uso del clorato di potassio nella miscela dei fuochi, cosa che permise di ottenere fuochi colorati. Ebbe così inizio la pirotecnica moderna destinata a fornire una molteplicità di effetti luminosi e brillantezza di colori. Da quel momento in avanti i fuochi iniziarono a essere usati per ogni tipo di festeggiamento.
Come funzionano i fuochi d'artificio: chimica e colori -
I fuochi pirotecnici sono costituiti da varie cariche di polvere nera esplosiva stipata in contenitori tubolari di cartone molto spesso e mista a composti chimici come il clorato di bario, il clorato di potassio lo zinco o altri metalli per gli effetti colorati come il titanio che dà effetti traccianti argento. La polvere che esplode, grazie a una spoletta o una miccia che la innesca, fornisce al proiettile la forza per levarsi dal suolo e portarsi in quota dove altre cariche, una o più, esploderanno in sequenza secondo quanto previsto dall'artigiano che l'ha confezionata. Per ottenere la colorazione del fuoco al momento dello scoppio, si aggiungono sostanze le più pure possibile e, quindi, abbastanza costose. Per esempio, per il color rosso porpora si aggiunge una mistura di rame e stronzio, per il verde si aggiunge bario e rame. L'effetto dei fuochi cambia a seconda di come le palline esplosive e la polvere da sparo sono "impacchettate" all'interno dei contenitori: In genere i fuochi d'artificio rappresentano figure che ricordano alberi (come palme, salici) o fiori (girasoli, crisantemi ecc).
Esistono anche fuochi artificiali da terra, che non si devono levare in volo per scoppiare. Sono per esempio le girandole, che sfruttano la forza fornita dalla polvere da sparo per girare vorticosamente, o le fontane di luce (generalmente contenenti sali di magnesio), che semplicemente emettono a lungo luci di vari colori.
Tradizioni legate ai fuochi d'artificio nel mondo -
I fuochi d'artificio sono protagonisti indiscussi dei festeggiamenti del nuovo anno, ma anche del Capodanno cinese. Tra gli spettacoli pirotecnici più sorprendenti per questa ricorrenza troviamo quello della città al porto Victoria Harbor. Non soltanto Capodanno, gli spettacoli pirotecnici sono protagonisti di tante altre celebrazioni a livello globale. In Giappone, i fuochi d’artificio chiamati Hanabi, hanno una lunga tradizione ed esistono festival giapponese interamente dedicati a essi. Uno dei più noti è il Festival di Nagaoka, città della prefettura di Niigata, che si tiene ogni anno dall'1 al 3 agosto. Qui lo spettacolo pirotecnico si svolge nell’arco di due sere lungo le rive del fiume Shinano. Un magnifico show di due ore, che con un fronte di oltre due chilometri vanta il record assoluto dello spettacolo più ampio al mondo. A Vancouver, in Canada, si tiene la Celebrazione della Luce (The Celebration of Light), il più grande e più duraturo concorso pirotecnico del mondo. L’evento si svolge nell’arco di tre serate, tra luglio e agosto, e a ogni appuntamento attira più di 400.000 spettatori in città. Il 14 luglio in Francia si celebra la presa della Bastiglia del 1789 sancì l’inizio della Rivoluzione francese. Oggi quell’evento viene rievocato con una giornata di festeggiamenti che si chiude con un abbagliante spettacolo pirotecnico fatto ad arte per illuminare a giorno la Torre Eiffel, a Parigi. Ogni anno viene scelto un nuovo tema che accompagna i 35 minuti di spettacolo che attira oltre mezzo milione di spettatori.
Sicurezza e innovazione nei fuochi d'artificio moderni -
Per essere lanciati in sicurezza e con precisione i fuochi vengono introdotti e innescati entro tubi metallici, chiamati mortai. Molto recentemente sono stati introdotti fuochi che, per arrivare in quota, utilizzano aria compressa e non polvere da sparo, e che sembra possano essere più precisamente indirizzati rispetto a quelli tradizionali.