Enzo Iacchetti e Paolo Conticini sono l'inedita e "strana" coppia protagonista nel musical "Tootsie", che sta già girando l'Italia e che arriva al Manzoni di Milano dal 26 dicembre all'1 gennaio, atteso poi a febbraio al Sistina di Roma e quindi anche a Trento, Genova e Bologna. A firmare questa nuova versione italiana della commedia musicale di Broadway, col libretto di Robert Horn e le canzoni di David Yazbek, c'è Massimo Romeo Piparo.
Un duo affiatatissimo -
Un musical per le feste, con doppio spettacolo il 31 dicembre, divertente, romantico e con una irresistibile vena dissacrante, che fa sorridere ma anche riflettere e che vede in scena un esilarante e affiatatissimo duo formato da Paolo Conticini, già protagonista acclamato di successi come "Mamma Mia" e "The Full Monty" e Enzo Iacchetti, che torna al "suo teatro" (il Manzoni, ndr) dopo il grande successo personale ottenuto nei panni di Zazà ne “Il Vizietto” nel 2012: "Un posto che ho sempre amato, probabilmente perché qui ho fatto le cose più belle della mia carriera".
Enzo Iacchetti canta e balla -
Un ritorno, che per l'attore e noto volto televisivo significa molto: "Il 26 dicembre sarà un bel giorno per me (...) Mi mancava un musical e quando Massimo me lo ha proposto ho accettato subito. Nonostante la tenera età di 72 anni, ballo pure (e canta una canzone molto difficile, aggiunge Piparo)". In quanto alle precedenti versioni, sia cinematografiche sia teatrali Iacchetti sottolinea: "Ho visto il film, ma non la sua trasposizione teatrale perché davanti al mio omologo di Broadway avrei rinunciato. Se provo a confrontarmi con gli americani, infatti, mi abbatto facilmente”, e aggiunge parole di lode per il suo "compagno: "Devo sottolineare la bravura di Paolo, non è facile cambiarsi d’abito in 20 secondi nè parlare e cantare con la voce in farsetto, lui ci riesce e qua si vede tutta la sua camaleontica professionalità”.
Un messaggio forte -
Tratta dal famoso film del 1982 di Sydney Pollack, con l’indimenticabile interpretazione di Dustin Hoffman, la trasposizione teatrale firmata da Piparo non si discosta molto dalla iconica pellicola, se non per l'ambientazione: “Nel film la storia è ambientata nel mondo della tv americana, mentre la versione teatrale in quello del musical, proprio per trovare così lo spunto per canzoni, balletti e quant’altro. Per il resto tutto rimane fedele al copione originale", spiega il regista, che sottolinea: "Il messaggio è forte oggi, come allora e sottolinea l’importanza di mettersi nei panni degli altri per comprendere davvero il loro punto di vista".
Critica pungente al mondo dello show business -
E “Tootsie” infatti è sì un musical ironico e divertente, ma che, grazie all'ironia e alla la comicità riesce a trattare temi profondi, toccando il cuore del pubblico (...) come il sessismo, il patriarcato e l’identità, con leggerezza e con una colonna sonora coinvolgente.
Nella versione italiana di Piparo, ambientata ai giorni nostri, lo spettacolo aggiunge poi una critica pungente al mondo dello show business, un ambiente in cui la disparità di genere e lo spietato confronto tra essere e apparire sono temi ancora molto scottanti, mentre merito e scorciatoia spesso si confondono.
“Probabilmente chi non conosce bene lo show business non si gode fino in fondo la satira durissima di questo testo che con ironia mette a nudo però vizi e storture di questo ‘ambiente malato’ come lo chiama in un momento di crisi Michael” spiega Piparo.
Spettacolo al femminile -
“Tootsie è un inno alle donne,” spiega il regista, “uno spettacolo al femminile anche quando a parlarne… sono gli uomini, che potremmo condensare nella celeberrima battuta finale: “Sono stato un uomo migliore con te, da donna…di quanto non lo sia stato con le altre donne…da uomo. Devo solo imparare a farlo…senza la gonna!”
La trama -
E’ la storia di Michael Dorsey (Paolo Conticini), un attore di talento, ma che a causa del suo carattere fatica a mantenere un lavoro e si scontra sempre con le decisioni di registi e produttori, atteggiamento che, nel competitivo mondo dello spettacolo, lo porta ad essere sempre rifiutato o licenziato. Quando si vede scartato anche all’ennesima audizione, Michael decide di fare un ultimo, disperato, tentativo per realizzare i suoi sogni. Su consiglio di una amica e ex fidanzata si presenta a un provino per un ruolo femminile con il nome di Dorothy Michaels e, dopo un’ottima performance, lo vince (rubando la parte all'ex fidanzata). In poco tempo diventa una celebrità di Broadway In una fulminea ascesa verso la celebrità di Broadway, ma, mentre il lavoro comincia ad andare a gonfie vele, Michael si innamora di una sua collega. Sarà il suo amico e coinquilino Jeff (Enzo Iacchetti), uno squattrinato ma navigato scrittore che per sopravvivere gestisce una Steak House dal nome “Spolpati l’osso”, a metterlo di fronte alla realtà, facendogli realizzare che mantenere quel successo "di attrice" è molto più difficile di quanto si possa aspettare.
Nei panni di una donna -
“Mi diverte molto interpretare Dorothy", spiega Conticini: "Non è un ruolo facile perché dai panni di uomo devo essere credibile anche in quelli di donna. Si ride, ovviamente, ma raccontiamo anche le debolezze, le difficoltà che tante donne hanno in tutti gli ambiti, a partire dal lavoro. Si imparano tante cose".
E del resto non a caso la frase più celebre della commedia è quella che Michael rivolge alla ex, quando il suo scambio d'identità lo fa precipitare in una vera e propria crisi esistenziale: "Sono stato un uomo migliore con te da donna, di quanto lo sia stato con le altre donne da uomo”.