Oltre a sospendere la precettazione del ministro Matteo Salvini, che aveva firmato l'ordinanza per ridurre a 4 ore l'astensione dal lavoro in occasione dello sciopero dei trasporti di venerdì 13 dicembre, il Tribunale amministrativo ha anche sospeso parzialmente il decreto Salvini-Piantedosi sugli Ncc, nella parte che prevede una sosta di 20 minuti fra una corsa e l'altra. Una disposizione contestata dagli autisti, che proprio per questa erano scesi in piazza nella giornata di giovedì 12 dicembre per una mobilitazione. La sospensiva è fino al giudizio di merito, il 13 gennaio. In serata è arrivato il commento di Salvini sulla decisione del Tar. "Abusivi, clandestini, irregolari non devono poter lavorare in Italia", ha detto.
La protesta nelle varie città -
E prima che arrivasse la notizia della sospensiva del Tar del Lazio, in giornata gli autisti degli Ncc sono scesi in piazza in 12 città manifestando, appunto, contro il decreto interministeriale. A Milano, ad esempio, i manifestanti si sono riuniti in piazza Duca D'Aosta, all'esterno della Stazione Centrale, con un presidio organizzato dalle associazioni, mentre a Firenze è andato in scena un flash mob con gli autisti, muniti di fischietto, che hanno indossato maschere da fantasma.
Ncc: "Governo Meloni sta disturbando le imprese" -
"Presidente Meloni, se tutte queste imprese sono qui, se tutto il mondo degli Ncc ha aderito a questo sciopero, da Uber a Limolane a Transfeero hanno spento la propria tecnologia, se questa iniziativa ha avuto il sostegno dei consumatori e della Fiavet, principale organizzazione del turismo in Confcommercio che non sono certo Ncc, è chiaro che il suo governo sta disturbando le imprese". Aveva dichiarato Francesco Artusa, presidente di "Sistema Trasporti", dopo aver fatto riascoltare il discorso di insediamento del presidente del Consiglio Giorgia Meloni alla Camera.
Ncc: "Decreti irricevibili, vanno ritirati" -
"Nei 22 mesi consecutivi di calo della produzione industriale, in questo momento è l'automotive che la fa da padrona. Bene inserire risorse in finanziaria per difendere questi posti di lavoro, ma ancora meglio non chiudere un settore che conta almeno 35 mila veicoli, ha aggiunto indicando le auto di servizio Ncc parcheggiate lungo tutta via Vittor Pisani a Milano - aveva aggiunto Artusa -. Questi decreti sono irricevibili e vanno ritirati prima che ci pensi il Tar. Perché l'unico soggetto che non viene mai disturbato, soprattutto dal Ministro Salvini è l'abusivismo, libero non solo di crescere e strutturarsi, ma di acquistare altro vantaggio competitivo. È un decreto criminogeno perché costringerà i conducenti ad attaccarsi al telefono per comunicare a Salvini le variazioni di servizio e la lettura del contachilometri. Ma soprattutto, presidente Meloni, il suo governo non solo sta disturbando le nostre imprese, sta disturbando soprattutto i nostri clienti che sono turisti, imprenditori, politici, magistrati, persone comune che il ministro Salvini vuole tracciare minuto per minuto. Il più grande dossieraggio mai visto in uno stato democratico".