Milano, il sacrificio estremo di mamma Rocio: spinge via il passeggino con i gemelli prima di venire travolta e uccisa dal tir
I figli se la sono cavata con lievi escoriazioni, mentre la 34enne è stata colpita in pieno dal mezzo pesante mentre attraversava l'incrocio di viale Scarampo, al Portello
Quando si è vista quel tir venirle addosso, senza scampo, ha avuto la forza, l'ultima, quella della disperazione, di spingere via il passeggino con i suoi due gemelli di un anno e mezzo. Poi è stata travolta e uccisa da quel mezzo pesante che non ha dato la precedenza ai pedoni mentre svoltava a destra all'incrocio tra viale Scarampo e viale Serra, al Portello di Milano. Testimoni della tragedia raccontano ai media del sacrificio estremo di quella mamma 34enne di origini peruviane, Rocio Espinoza Romero, che, nella mattina dell'11 dicembre, era uscita di casa per godersi una passeggiata con i figli ma è rimasta stesa sull'asfalto, trascinata cinque metri oltre il luogo dell'impatto, mentre il passeggino che spingeva si è ribaltato e i due bimbi sono finiti a terra, con accanto la nonna sotto shock. I piccoli, usciti miracolosamente illesi dall'incidente, sono portati poi in ospedale con lievi escoriazioni: un giorno verrà detto loro che a salvarli è stata proprio la loro mamma, a costo della sua vita. L'investitore, intanto, non si è fermato a prestare soccorso, per essere rintracciato ore dopo ad Arluno, Milano.
Emergono i primi dettagli nella ricostruzione dell'incidente -
Mamma Rocio Espinoza Romero attraversava la strada sulle strisce pedonali ed era ormai in mezzo alla carreggiata con il passeggino quando un tir che stava svoltando a destra l'ha travolta. Il camion, pesante alcune tonnellate, l'ha trascinata per almeno cinque metri, senza lasciarle scampo.
Alzando le mani e sbracciandosi, Rocio avrebbe cercato di fermare l'autista: lo ha messo a verbale un testimone oculare. L'autoarticolato non ha agganciato per miracolo il doppio passeggino con i bambini e non ha travolto la nonna di 59 anni, che sono sfuggiti alla morte anche se comunque sono stati portati in ospedale per accertamenti. Il conducente si è allontanato senza prestare soccorso. Sarà rintracciato un paio di ore dopo, ad Arluno, nel Milanese, mentre lavorava in una cava ed è stato arrestato per omicidio stradale aggravato dalla fuga.
Il camionista, un 24enne, è risultato negativo all'alcol test mentre si attendono gli esiti dei test tossicologici nell'ambito dell'inchiesta condotta dal pm Paola Biondolillo e dal procuratore Marcello Viola. Il mezzo risulta in regola con l'ordinanza che impone una particolare strumentazione per evitare il cosiddetto angolo cieco, ovvero quell'istante in cui il conducente di un mezzo pesante non si può avvedere se ha qualcuno a fianco mentre svolta.
La dinamica della tragedia che ha visto vittima la madre peruviana sarà ricostruita in base a consulenze tecniche sul mezzo sotto sequestro e con l'analisi delle telecamere di sorveglianza che hanno ripreso la tragedia. Il camion arrivava da fuori città e aveva anch'esso il semaforo verde ma, svoltando, avrebbe dovuto dare la precedenza ai pedoni. Cosa che non avrebbe fatto, uccidendo Rocio.
"Sono molto addolorato e colpito dall'incidente di cui è stata vittima la giovane donna e mamma dei due gemelli", ha scritto sui social l'assessore alla Sicurezza del Comune di Milano, Marco Granelli. "La nostra polizia locale si è attivata immediatamente per verificare la dinamica e risalire all'autore dell'investimento. L'attenzione alla sicurezza stradale e di chi è alla guida deve essere sempre massima per evitare di trasformare una giornata di sole in una tragedia", ha aggiunto.
La donna è il decimo pedone travolto e ucciso in sette giorni, stando ai dati dell'Osservatorio Sapidata dell'Asaps, l'Associazione sostenitori della Polizia stradale. Per l'associazione sono 419 le vittime dall'inizio dell'anno e la Lombardia è al primo posto tra le regioni con il maggior numero di decessi.
L'omaggio a Rocio e al suo sacrificio -
Giovedì 12 dicembre alle 19.30, nel luogo in cui è morta Rocio, si terrà un presidio promosso dagli attivisti per la sicurezza stradale di Città delle Persone intitolato: "Fermiamoci tutti". Sarà chiesto un giorno di lutto cittadino e un blocco totale del traffico sabato 21 dicembre o domenica 22.
"Ci troviamo per riflettere come comunità e per chiedere alle istituzioni di progettare e realizzare strade più sicure per tutte le persone. Porta un fiore, una candela e vieni con le tue bambine e bambini", si legge in uno degli inviti diffusi sui social. La richiesta al Comune di Milano è di "indire una giornata di lutto cittadino e blocco totale del traffico sabato 21 o domenica 22 dicembre" perché "bisogna dare un segnale forte alla città".
"Qualsiasi numero di morti in strada che sia al di sopra dello zero è semplicemente troppo, per questo saremo al presidio di Città delle persone", annuncia il segretario del Pd milanese Alessandro Capelli. "Venire investiti mentre si attraversa la strada, sulle strisce pedonali con il passeggino, da un tir che nemmeno si ferma è semplicemente agghiacciante", aggiunge Capelli.