Momenti magici, ma non per tutti

Christmas Blues: che cos’è la tristezza di Natale e come affrontarla

Non tutti nel periodo delle Feste si sentono felici e ben disposti: qualche dritta per affrontare la depressione natalizia…  senza guastare la festa agli altri

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Natale si avvicina, le luci e le decorazioni si accendono, ma non tutti ne sono felici. La depressione del Natale, che gli americani chiamano Christmas Blues, è un fenomeno ormai noto anche in Italia e più diffuso di quando non siamo portati a immaginare. Mentre nella maggior parte delle persone le Feste natalizie portano con sé un senso di gioia e di piacevole desiderio di condivisione, in altri soggetti le festività generano invece un senso di malinconia, di vuoto e di tristezza profonda, e un generale fastidio. Per fortuna, questi disagi sono destinati in genere a scomparire al termine del periodo natalizio.  Vediamo perché e come reagire, per superare al meglio il momento senza guastare la festa a chi ci sta vicino.

CHRISTMAS BLUES: CHE COS’ È LA DEPRESSIONE DI NATALE – Il Natale è un evento al quale è impossibile sottrarsi. La televisione ce lo impone attraverso la pubblicità, gli show dedicati, i film; le strade e le vetrine dei negozi traboccano di luci e di addobbi, la consuetudine di scambiarsi almeno un piccolo dono è un rito al quale è praticamente impossibile sfuggire. Ci si deve sentire felici quasi per obbligo, le famiglie devono riunirsi in armonia e la bontà dilaga, almeno in apparenza: chi non vuole, o non può, adeguarsi a tutto questo, finisce inevitabilmente per sentirsi a disagio, con l’obbligo e la costrizione di accettare una situazione e dei sentimenti che non gli appartengono. Ecco allora nascere il senso di oppressione e, nello stesso tempo, il rimpianto più o meno consapevole, per i momenti in cui invece il Natale era davvero un momento felice e spensierato, anche se si deve ritornare indietro nel tempo con la mente, magari fino agli anni dell’infanzia. Alcuni terapeuti paragonano la depressione di Natale al Disturbo Affettivo Stagionale, il cosiddetto “mal d’autunno”, il complesso di malesseri che colpiscono alcuni soggetti al sopraggiungere della brutta stagione, ma le similitudini sono solo apparenti: in entrambi i casi i sintomi sono di tipo affettivo (malinconia persistente, angoscia, ansia, irritabilità e insonnia), e cognitivo (difficoltà di concentrazione, pensieri intrusivi e negativi); tuttavia, la depressione di Natale ha la caratteristica di insorgere già nella fase dei preparativi che precedono le feste e di risolversi da sé dopo l’Epifania, quando si ritorna ai normali ritmi di lavoro, si interrompe la necessità di scambiare doni e di frequentare parenti e amici più del solito.

LE STRATEGIE PER AFFRONTARE LA TRISTEZZA DEL NATALE – Abbandonarsi senza freni alle Christmas Blues non è mai una buona idea, ma è altrettanto sbagliato affrontarle di petto. La depressione di Natale è una condizione reale che richiede un pizzico di autoindulgenza e insieme la consapevolezza che si tratta di uno stato passeggero e che, con un po’ di energia e di buona volontà, può essere affrontato e gestito. Vediamo allora che cosa si può fare, per non lasciarsi travolgere dalla tristezza ma anche per non seminare negatività e depressione intorno a noi.

- Accettiamo quello che proviamo – La tristezza e il disagio che viviamo sono un dato di fatto reale di cui dobbiamo prendere atto e da accogliere senza sensi di colpa e senza sentirsi “sbagliati”. Anche la tristezza, se ascoltata, può avere un’importanza profonda e aiutarci in un’evoluzione positiva. 
- Assecondiamo i nostri bisogni – Ascoltiamo le richieste del nostro corpo, a cominciare da una maggior desiderio di dormire o di evitare i luoghi chiassosi e troppo affollati.
- Interroghiamoci sulle ragioni del nostro disagio natalizio e cerchiamo di porvi rimedio, per quanto possibile – La nostra angoscia viene dalla mancanza di compagnia? Pianifichiamo con molto anticipo un appuntamento piacevole, in modo da trovare le persone ancora libere. Accettiamo magari qualche compromesso pur di non trovarci troppo soli, anche se la situazione non è del tutto ideale per noi.  Odiamo lo shopping ei negozi affollati’ Giochiamo di anticipo o utilizziamo magari i siti di acquisti online, pianificando con cura le spese se il nostro budget è limitato.

- Gli incontri con la famiglia, gli amici o i colleghi: - Se le riunioni sono potenzialmente problematiche, scegliamo con cura le situazioni e rifiutiamo quelle che sappiamo possono procurarci malumore o stress. 
- Evitiamo i bilanci e i confronti – Alla fine di un anno siamo portati a fare il sunto di quanto abbiamo fatto e di quali sono le nostre aspettative. Incontrare parenti e mici che non vediamo da tempo è anche l’occasione in cui paragonare la loro situazione con la nostra e questo può comportare frustrazione anche profonda. Cerchiamo di fare buon viso a cattivo gioco: ricordiamo a noi stessi che anche le situazioni in apparenza più invidiabili nascondono segreti e difficoltà nascoste. Per combattere il senso di inadeguatezza che può coglierci, ricordiamo a noi stessi che ciascuno vive situazioni diverse, che non è possibile fare paragoni e che non è tutto oro quello che luccica. Se temiamo di poter cadere vittime dell’invidia o del disagio, decliniamo l’invito e optiamo per una compagnia diversa. 
- Prendiamoci cura di noi stessi – Pianifichiamo, accanto agli eventi a cui non possiamo sottrarci, un momento di gratificazione da regalare a noi stessi.  Se abbiamo un desiderio, compriamo un regalo per noi stessi, invece di aspettare che “qualcuno ci pensi”.
- Pianifichiamo un programma piacevole per le giornate in cui abbiamo del tempo libero. Eviteremmo di rimuginare la nostra tristezza sul divano guardando l’ennesimo film strappalacrime a tema natalizio.
- Non trascuriamo la sana alimentazione e l’attività fisica: - Una lunga passeggiata all’aperto anche se fa freddo può aiutarci a recuperare un po’ di buon umore e a smaltire qualche stravizio a tavola o i biscotti al cioccolato con cui ci saremo consolati la sera prima. 
- Teniamo duro: le Christmass Blues passano da sole al termine del periodo delle Feste. In fondo si tratta solo di due o tre settimane e poi, per fortuna, saremo liberi per un intero anno.