Il Natale è celebrato da miliardi di persone, in tanti Paesi e culture differenti. Vediamo qual è il significato e come cambia la celebrazione di questa festa nel mondo. A dicembre però ricorrono anche altre celebrazioni importanti per altre religioni e culture: ecco quali sono.
Natale nel Cristianesimo: significati e varianti -
Tutti i cristiani festeggiano la nascita di Gesù il giorno di Natale. Questa ricorrenza è il 25 dicembre per le chiese cristiane che seguono il calendario gregoriano. Questa data per la celebrazione natalizia si affermò soltanto nel V secolo. La chiesa ortodossa e alcune chiese orientali cattoliche invece celebrano il Natale il 7 gennaio, in quanto seguono il calendario giuliano. La differenza di data nei calendari è dovuta al fatto che nel 1582 papa Gregorio XIII decise di modificare il calendario introdotto da Giulio Cesare. Per questo motivo i giorni tra il 5 e il 14 ottobre di quell'anno furono cancellati e quindi il 25 dicembre diventò il 7 gennaio. Le origini della celebrazione natalizia risalgono ai primi secoli dell’era cristiana e molto probabilmente sono legate ai culti pagani che celebravano il solstizio d’inverno. Rimane la festa più popolarmente sentita tra i cristiani ma in tempi recenti ha assunto, nella civiltà occidentale, un significato laico sempre maggiore con lo scambio di doni legati alla famiglia e a figure del folclore religioso cristiano o pagano come Babbo Natale, le sue renne e i Re Magi.
Hanukkah: la festa ebraica delle luci -
Hanukkah, conosciuta come la Festa delle luci o Festa dei lumi, è una festività ebraica. In ebraico la parola Hanukkah (o Chanukkah) significa "inaugurazione" o "dedica", infatti, questa festività, istituita nel 164 a.C., commemora la riconsacrazione e la purificazione del Tempio di Gerusalemme dopo la vittoria degli ebrei guidati da Giuda Maccabeo contro i Seleucidi. In base al resoconto del Talmud (il testo centrale del giudaismo e la principale fonte della legge religiosa giudaica), nel tempio devastato fu ritrovato soltanto un recipiente contenente dell’olio. La quantità era sufficiente a far bruciare la lampada del tempio per un solo giorno, ma per miracolo bruciò otto giorni e otto notti. Hanukkah si festeggia per otto giorni, inizia nel mese ebraico di Kislev e finisce nel mese di Tevet. Durante la prima sera della festa è consuetudine accendere la chanukkià, un candelabro a nove bracci. Ogni sera, una candela aggiuntiva viene accesa, fino a raggiungere otto candele alla fine della Festa. È tradizione anche celebrare l'accensione delle candele in maniera pubblica. Numerose persone si ritrovano in una piazza centrale della città dove è stata installata una grande chanukkià. Il presidente della comunità o il rabbino capo, tengono un breve discorso, recitano la benedizione (beracha) delle candele e inaugurano la Festa. I presenti solitamente intonano inni gioiosi ed eseguono tipici balli ebraici. Dolce tipico della festa è una sorta di bombolone chiamato sufganiyah che, essendo fritto nell'olio, vuole ricordare l'olio consacrato che tenne in vita la luce del Tempio. Oggetto ludico tipico di questa festa è una trottola, il sevivon.
Il Kwanzaa: una celebrazione afroamericana -
Ricorrenza annuale della cultura afroamericana, il Kwanzaa è una festività laica che celebra la fertilità delle terre e il buon raccolto. Kwanzaa viene dall’espressione matunda ya kwanza, che in lingua swahili significa “primi frutti”. Questa celebrazione ricorre tra il 26 dicembre e l’1 gennaio ed è stata introdotta dall'attivista americano Maulana Ndabezitha Karenga nel 1966. Ogni famiglia celebra il Kwanzaa a modo suo, ma le celebrazioni spesso includono canti e danze, tamburi africani, la lettura di storie, lettura di poesie e consumare un pasto tradizionale. In ciascuna delle sette notti, la famiglia si riunisce e un bambino accende una delle candele sul Kinara (candelabro), quindi viene discusso uno dei sette principi. I principi, chiamati Nguzo Saba sono valori della cultura africana che contribuiscono a costruire e rafforzare la comunità tra gli afroamericani. Essi sono: l'unità, l'autodeterminazione, il lavoro collettivo e la responsabilità, l'economia cooperativa, lo scopo, la creatività e la fede.
Tradizioni culturali alternative al Natale -
Dicembre nel mondo non coincide solo con il Natale, ma ci sono altre festività invernali nel mondo. Tra di esse troviamo la Festa del Dongzhi, che ricorre tra il 21 e il 22 dicembre, in Cina e in altre nazioni orientali. Con questa festa si celebra il solstizio invernale ed è consuetudine riunirsi con i familiari e gustare cibi tradizionali come le palline di riso Tangyuan, simbolo di unione e prosperità. Tra il 21 e il 25 dicembre ricorre anche il Pancha Ganapati, una festività induista in onore del dio Ganesha, patrono della saggezza, delle scienze e delle arti. Essa è celebrata soprattutto in India. Tra le feste invernali nel mondo, questa è quella che assomiglia di più al Natale occidentale: Pancha Ganapati è infatti un momento di festa da trascorrere in famiglia e vengono distribuiti regali.