Lo conferma una ricerca

Babbo Natale: i bambini che ci credono sono più felici e creativi

Credere a Babbo Natale rende speciale la festa dei più piccoli perché la sua presenza contribuisce al loro buonumore e a stimolarne la fantasia 

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Babbo Natale, il personaggio ispirato a San Nicola, protettore dei bambini, è conosciuto in quasi tutto il mondo, tanto che esistono persino raduni di persone vestite da Babbo Natale. È normale quindi immaginare quanto sia diventato familiare e quanto piaccia la figura di questo papà dall'aria bonaria e serena che raccoglie ed esaudisce i desideri dei più piccini, che per questo non hanno mai smesso di amarlo e di cercarlo. 

Credere a Babbo Natale rende speciale il Natale dei più piccoli. È quanto emerge dall’indagine "I bambini e la figura di Babbo Natale”, commissionata dal Magico Paese di Natale ad AstraRicerche, attraverso un questionario sottoposto a un campione scelto di genitori con figli di età compresa dai 4 ai 14 anni.

Dall'indagine emerge che la quasi totalità dei genitori intervistati (91,6%) ritiene che credere all’esistenza di questa figura renda il Natale dei più piccoli ancora più magico, mentre il 91,4% afferma che la sua presenza contribuisce al buonumore dei bambini e stimola la fantasia dei più piccoli.

L’influenza di Babbo Natale, inoltre, è ben più che meramente ludica: l’85,8% riconosce in lui una figura capace di infondere positività, in grado di insegnare ai più piccoli a guardare il mondo con occhi pieni di ottimismo. Mentre per l’85,5% credere a Papà Natale crea nei bambini il feeling con un personaggio positivo, che aggiunge benessere alla loro vita.  

D'altra parte, come afferma la dott.ssa Azzurra Nervo, psicoterapeuta e psicologa "Durante la fase di sviluppo prima dei 6/7 anni, i bambini interpretano la loro realtà attraverso il pensiero denominato magico, in cui tutto è possibile ed animato. Una forma di pensiero molto importante perché fa da ponte verso il pensiero logico e aiuta i bambini a capire il mondo e a sviluppare la loro creatività. Il pensiero magico e la figura di Babbo Natale sono strettamente legati. Babbo Natale infatti incarna i desideri e le speranze dei bambini. Portatore di doni e gioia, può aiutare i bambini a superare le paure e ad affrontare le ansie. Credere in Babbo Natale aiuta i bambini a sviluppare la capacità di provare e riconoscere emozioni intense e a gestire la trepidazione dell'attesa."

QUANTI BAMBINI CREDONO A BABBO NATALE? -

  Ovviamente dipende moltissimo dall’età. Tra i quattro e i sei anni almeno 9 su 10 ci credono (97%, 94%, 90%), poi c’è una prima riduzione e tra i sette e gli otto anni sono 3 bambini su 4. A nove anni si arriva al 56% e subito dopo, a 10 anni, si scende a uno su tre per poi proseguire con un continuo calo nelle età successive. In generale, le femmine tra i 4 e i 14 anni (58%) ci credono più dei maschi (49%). 

UNA FIGURA DESTINATA A CAMBIARE... O FORSE NO! -

 La figura di questo personaggio sarà sempre fedele a sé stessa o in futuro potrebbe cambiare? Sulle caratteristiche fisiche con cui viene rappresentato Babbo Natale la maggioranza dei genitori non si aspetta cambiamenti significativi nel futuro.Sette su dieci desiderano che mantenga la sua immagine tradizionale con la barba bianca e la risata contagiosa. Tuttavia, 2 genitori italiani su 10 ritengono che qualche evoluzione possa essere necessaria: il 22,6% degli intervistati vede positivamente un Babbo Natale più sostenibile, ad esempio con spostamenti effettuati con una slitta alimentata a energia solare o in bicicletta. 

PER UN NATALE DAVVERO MAGICO -

 per la metà delle famiglie italiane la tradizione di far comparire a casa Babbo Natale è più viva che mai. In più della metà dei casi (52,4%) un componente della famiglia si traveste da Babbo Natale per consegnare personalmente i regali ai bambini, creando un’atmosfera di calore e affetto che si tramanda di generazione in generazione. Dall’altro, un ulteriore 38,8% delle famiglie italiane rende magico il momento con segnali tangibili del suo passaggio: impronte sul pavimento, biscotti mangiati e bicchiere di latte quasi vuoto. Solo l’8,8% degli intervistati ammette di non seguire questa tradizione, limitandosi a mettere i regali sotto l’albero. 

VIAGGIARE PER FAR INCONTRARE BABBO NATALE AI BAMBINI -

 Natale è il momento dell’anno in cui i sogni diventano realtà, specialmente per i più piccoli, e l'idea di incontrare il magico personaggio è uno dei desideri più forti nelle famiglie italiane.  Il 73,7% dei genitori italiani trova nei mercatini di Natale e nei villaggi natalizi l'occasione perfetta per portare i propri figli a vivere l'emozione di un incontro con Babbo Natale mentre il 43,7% si reca anche ai mercatini e villaggi natalizi all’estero. Allo stesso tempo il 72,6% delle famiglie è solita portare i bambini anche a visitare negozi di giocattoli, librerie e centri commerciali che allestiscono spazi dedicati all’incontro con Babbo Natale. Tra le destinazioni che un giorno si desidera visitare per far incontrare Babbo Natale ai bambini la Lapponia è la meta da sogno per l’83,8% delle famiglie italiane. In Italia invece un evento che rappresenta il cuore pulsante delle festività natalizie italiane è il Magico Paese di Natale, che ogni anno anima Govone, Asti e San Damiano d’Asti.  Un luogo incantato che quasi 9 famiglie italiane su 10 (88,5%) vorrebbero visitare un giorno.

IL PERSONAGGIO PREFERITO TRA CHI PORTA I DONI -

 Natale è il momento in cui il tempo rallenta, le città si accendono di luci scintillanti e l’aria si riempie del profumo di dolci speziati alla cannella e delle note delle canzoni natalizie. Tra le figure che si prendono la scena in questo periodo, Babbo Natale è indicato da 7 genitori italiani su 10 (70%) come il personaggio più amato dai propri figli tra quelli che consegnano i doni. Il dato non lascia spazio a dubbi: la figura di Babbo Natale, con il suo spirito di generosità e magia, continua a evocare sentimenti di nostalgia e meraviglia. Tradizioni folkloristiche come quelle legate a elfi e folletti (7,7%) o a Santa Lucia (4,1%), pur presenti nella cultura natalizia italiana, non suscitano lo stesso affetto che gli italiani riservano a Babbo Natale e percentuali ancora più basse sono registrate per la Befana (3,1%) e i Re Magi (1,5%).