DOPO L'INCONTRO CON I SINDACATI

Sciopero trasporti venerdì, Salvini firma per "ridurlo a 4 ore"

Il tavolo tra il ministro dei Trasporti e i sindacati si è concluso con un nulla di fatto: le parti sociali hanno infatti confermato che lo stop sarà di 24 ore

Sullo sciopero dei trasporti di venerdì Matteo Salvini ha firmato la riduzione a 4 ore della durata dello stop dei mezzi pubblici. Lo ha annunciato lo stesso Salvini a margine dell'assemblea della Fiaip, commentando l'esito dell'incontro con il sindacato di base e precisando che "lo sciopero è un diritto sacrosanto" ma su quello di venerdì "ho chiesto di ridurlo, ma mi hanno detto no, educatamente ma mi hanno detto di no". "Formalizzerò la mia richiesta di ridurre a 4 ore la giornata di sciopero per garantire a chi vuole scioperare il diritto di sciopero ma per non bloccare l'Italia intera a 10 giorni dal Natale", ha evidenziato.

A chi denuncia che la precettazione stia diventando un nuovo modello d'azione, il titolare del dicastero ha risposto: "No. Peraltro si dovrà ragionare insieme ai sindacati, non contro, di un aggiornamento della legge sullo sciopero, che è un diritto costituzionale garantito, ma se c'è più di uno sciopero al giorno vuol dire che anche lo strumento sciopero va aggiornato all'anno 2025". "Non contro, ma insieme - ha quindi ribadito Salvini - ripensare alla forma sciopero sia nell'interesse degli scioperanti e dei lavoratori, sia nell'interesse degli altri italiani penso sia utile".

Usb tira dritto: "Lo sciopero si fa nella sua forma originaria" -

 Usb, il sindacato di base che ha proclamato lo sciopero, però, non cede alle richieste del ministro dei Trasporti. "Siamo stati convocati da Salvini che, nei giorni scorsi, aveva minacciato di precettare lo sciopero generale del 13 dicembre nel settore trasporti. Un incontro che si è dimostrato una liturgia - hanno sottolineato le parti sociali -: Usb conferma lo sciopero nella sua forma originaria. Non cediamo alle richieste del Ministro che ha rilanciato a mezzo stampa, non appena finito l'incontro, l'intenzione di ridurre lo sciopero a 4 ore".

I motivi di Usb -

 "Abbiamo ribadito al ministro, infatti, come la commissione di garanzia non abbia trovato niente da eccepire sullo sciopero generale del 13 dicembre, che coinvolgerà tutte le categorie pubbliche e private oltre quella dei trasporti. Sconsigliamo, quindi, il ministro a procedere con un'ordinanza - ha spiegato Usb -: già lo scorso anno, in una situazione analoga, il nostro sindacato aveva disobbedito alla precettazione e aveva fatto ricorso al Tar, vincendolo. È stata occasione per ribadire, per l'ennesima volta, lo stato del settore sul piano dei rinnovi contrattuali e delle Rsu: il ministro dovrebbe occuparsi delle necessità di lavoratrici e lavoratori, non di portare avanti la sua crociata contro lo sciopero. In questo modo Salvini non fa altro che aprire una nuova stagione di scioperi, con mobilitazioni già indette per gennaio e febbraio. Ricordiamo, infatti, come la legislazione anti sciopero in Italia sia già di per sé la più restrittiva d'Europa: gli attacchi di Salvini al diritto di sciopero, sancito dalla costituzione, sono pura e semplice propaganda. Le necessità dei lavoratori e delle lavoratrici di tutto il settore dei trasporti sono reali: lo dimostra la grande partecipazione a tutti gli scioperi degli ultimi mesi, nonché la preparazione di altre iniziative per il prossimo futuro. Il 13 dicembre sarà un'occasione per ribadire che, sul diritto di sciopero, non faremo un passo indietro".

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