Una è una grande icona degli anni 80, l'altra è una delle performer più interessanti uscite da X Factor negli ultimi anni. A unirle un'attitudine spericolata e (per molti) provocatoria. Così Rettore e Beatrice Quinta non hanno faticato a trovare l'intesa per una canzone che le vede insieme, "Thelma & Louise". Un brano divertente e contagioso con un ritornello che è un vero e proprio inno al mondo femminile e rappresentativo del loro stile e della loro fuga da ogni schema. Per Rettore un nuovo singolo che arriva dopo "Il senso del pericolo" e che, insieme al brano "Disco prosecco" uscito in questi giorni, anticipa l'atteso nuovo album "Antidiva putiferio" che sarà pubblicato il 10 gennaio.
Curiosa, irrequieta, ironica, spregiudicata, ribelle, provocante, provocatoria, in grado di unire pop, rock, sonorità disco e persino ska, Donatella Rettore o più semplicemente Rettore, è da sempre uno spirito libero che ha pubblicato negli oltre 40 anni di carriera 19 album e venduto oltre 30 milioni di dischi nel mondo. Beatrice Quinta, dopo X Factor nel 2022, si è dimostrata un’artista esplosiva con un’estetica fuori dalle righe e libera artisticamente. Impertinente e controversa, testi dal sapore sincero che arrivano dritti come pugnalate nello stomaco e quell’attitudine del "dico quello che voglio".
Come è nata questa collaborazione?
Rettore: Ho letto un’intervista di Bibi in cui diceva che le piacevo io, la Carrà, Renato Zero. Lei è molto appariscente e mi sono interessata. Ha un animo libero, è bella, è colorata!
In cosa siete simili e complici?
Beatrice: Avevo i suoi poster, quando ho fatto i primi shooting avevo le foto di Rettore come ispirazione estetica. Ho sempre trovato originale che potesse parlare di argomenti scomodi in maniera ironica. La sua forza è che riesce a trattare qualunque cosa con un filo di leggerezza e ironia in modo da rendere tutto digeribile: è un po' come quando per far mangiare le verdure ai bambini gliele metti dentro le polpette...
Rettore: È una metafora bellissima! Comunque io sono innamorata della vitalità di Beatrice e della sua freschezza. È molto franca, è poi è passionale come i siciliani, una cosa che mi ha sempre coinvolta: in tutto ciò che facciamo ci vuole passione.
Nel ritornello cantate "non saremo mai come loro": cosa vi distingue da Thelma & Louise?
Rettore: Non siamo americane e nemmeno vorremmo essere inseguite o arrestate. La cosa che ci accomuna e che non vogliamo mai avere paura di essere come siamo noi. E gli uomini che frequentiamo non sono così brutti da dover scappare lontano, ci sono anche uomini molto carini in giro.
Beatrice: Io però ho incontrato anche grandi merde.
Beatrice hai detto che Rettore era un tuo idolo: conoscendola ti ha sorpreso in qualcosa?
Non si differenza dall’idea che mi ero fatta, ma sicuramente mi ha sconvolto la sua dolcezza, lei è una vera bolla di dolcezza aperta ad accogliere altre anime: appena le stai accanto ti arriva questa botta di amore, ti cambia la prospettiva sui rapporti umani.
Rettore quello con Beatrice è solo l'ultima di una serie di duetti con artisti della nuova generazione: cosa trovi in loro?
Trovo me stessa e rivedo me stessa alla loro età. Ho avuto la possibilità di vivere quando essere giovani era importante. Adesso sembra quasi un difetto. Quindi dico a loro: siate giovani, divertitevi! Ne avete tutto il diritto e non ascoltate quelli che dicono che i giovani non capiscono niente!