"nuova fase"

Urso: Stellantis metta l'Italia al centro del suo sviluppo

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"Le dimissioni di Tavares aprono una nuova fase che ci consente di porre l'Italia al centro dello sviluppo industriale di Stellantis". Lo dice il ministro delle Imprese Adolfo Urso, che nei giorni scorsi ha parlato col presidente di Stellantis John Elkann: "Ho chiesto impegni precisi su investimenti, produzione e occupazione. Abbiamo alzato la nostra 'linea del Piave' a fronte del fallimento clamoroso dell'ideologia dell'elettrico mentre prepariamo la controffensiva per cambiare le regole europee".

Intanto il 17 si terrà il tavolo sul gruppo: "Stiamo lavorando con l'azienda affinché sia presentato un Piano Italia assertivo e sostenibile, con adeguati investimenti sugli stabilimenti italiani per reggere la sfida. Le nostre 'linee rosse' sono chiare: nessuna chiusura, nessun licenziamento e nel contempo piena collaborazione con le imprese della componentistica per governare la transizione". Al tavolo, insiste Urso, "presenteremo anche le misure finanziarie di sostegno al settore. Nel 2025 saranno nel complesso superiori a quanto originariamente previste nel fondo automotive e saranno tutte destinate agli investimenti produttivi delle imprese. Ho già firmato il bando che mette a disposizione 500 milioni di euro per i contratti di sviluppo nei settori in transizione, quindi prevalentemente all'automotive, e altre risorse giungeranno in manovra".

Per Urso, "solo se riusciremo a imporre in Europa una drastica revisione del Green deal che prenda atto della realtà, con un approccio realista e pragmatico, potremo evitare il collasso dell'industria dell'auto europea". Altrimenti "se non si interviene subito cambiando le regole non avremo in Europa 'Industry net zero', ovvero green, ma 'zero industria': il deserto industriale, con milioni di licenziamenti".