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Crédit Agricole acquista azioni Bpm: "Saliti al 15% ma non lanciamo l'Opa"

Il colosso francese risponde così all'Ops di Unicredit che si era mossa per una fusione con l'istituto lombardo

© Ansa

Crédit Agricole sale al 15,1% di Banco Bpm. Secondo indiscrezioni di stampa, l'amministratore delegato della banca francese, Philippe Brassac, nelle ultime ore avrebbe comunicato al numero uno del Banco, Giuseppe Castagna, l'incremento delle quote. La banca francese chiederà all'autorità di vigilanza l'autorizzazione ad aumentare la propria partecipazione nel capitale sociale del Banco Bpm oltre il 10% e fino al 19,99%. Contestualmente ha fatto però sapere che non è in previsione il lancio di un'offerta pubblica di acquisto (Opa) sulla banca lombarda. I francesi rispondono così all'Ops annunciata poche settimane fa da Unicredit che avevano scatenato una reazione negativa da parte di Bpm con un netto rifiuto.

Credit Agricole ritiene "l'operazione coerente con la strategia di investitore e partner di lungo periodo del Banco Bpm: rafforza le solide partnership industriali nel consumer finance e nelle assicurazioni danni, protezione della persona e protezione dei creditori", e sottolinea l'apprezzamento per le "qualità intrinseche del Banco Bpm, ossia un solido business franchise con prospettive finanziarie positive". L'operazione non avrà un impatto significativo sul coefficiente di patrimonializzazione Cet1 ratio del Crédit Agricole.

Piazza Affari continua a scommettere su un rilancio dell'Ops dello scorso 25 novembre. Il titolo di Banco Bpm ha chiuso in Piazza Affari a 7,51 euro e quello di Unicredit a 39,21 euro, con un rapporto di concambio a 0,191, ben al di sopra di quello proposto da Unicredit nell'offerta pubblica di scambio a 0,175. La mossa dei francesi, da quanto si intuisce in ambienti finanziari, sarebbe "difensiva", considerato che i tempi della partita saranno lunghi e che una quota di questa consistenza consentirebbe a Parigi un potere contrattuale determinante per gli esiti di qualsiasi operazione.

Una mossa non avventata quella di Credit Agricole, frutto di intensi incontri che si sono tenuti ai massimi vertici nel corso della settimana e che, come evidenziato la stessa "Banque Verte", non porterà a nessuna controfferta su Piazza Meda rispetto all'Ops di Unicredit. Non uno scontro quindi, ma un consolidamento delle posizioni in attesa di vedere le future mosse di Andrea Orcel, amministratore delegato di Unicredit.