Paolo Pillitteri, sindaco socialista di Milano dal 1986 al 1992, è morto nel giorno del suo 84esimo compleanno. A darne l'annuncio sui social è stato il figlio, ricordando che il padre "ha avuto un'esistenza assai ricca, nel bene e nel male. Ed è ciò che più conta nel nostro passaggio terreno (anche se poteva essergli risparmiato un decennio di persecuzione giudiziaria). Ma ciò che ancora più conta è che resta e resterà nel cuore di tante persone".
Oltre che sindaco di Milano, Pillitteri, ha ricoperto il ruolo di parlamentare ed è stato un esponente di spicco del Partito socialista italiano negli anni Ottanta e nei primi anni Novanta. "Ahimè - ha scritto il figlio sui social - devo annunciare a tutti quelli che gli volevano bene, e sono tanti, che mio padre Paolo ha scelto il giorno del suo 84esimo compleanno per salutarci per sempre". "Ha avuto un'esistenza assai ricca, nel bene e nel male. Ed è ciò che più conta nel nostro passaggio terreno, anche se poteva essergli risparmiato un decennio di persecuzione giudiziaria", ha proseguito Stefano Pillitteri.
Stefania Craxi: "A mio zio Pillitteri non risparmiarono nulla" -
Paolo Pillitteri "era parte della famiglia Craxi, era la presenza costante capace di darti conforto, l'uomo che spronava ad essere coraggiosi anche quando l'aggressione giudiziaria colpiva forte alle sue spalle". Così lo ha ricordato la nipote Stefania Craxi. Proprio alla presentazione del suo libro 'All'ombra della storia', l'11 novembre all'Umanitaria di Milano, Pillitteri ha fatto la sua ultima uscita pubblica. "Non gli fu risparmiata nemmeno l'ultima cattiveria, e soffrì, alla morte di Bettino - ha aggiunto -, l'ostacolo che gli frapposero dei magistrati senza umanità, impedendogli di volare in Tunisia per l'ultimo saluto a suo cognato. Mi mancherà molto".
La senatrice di Forza Italia, oltre al lato umano, ha voluto ricordare anche quello politico definendolo "incarnazione autentica del socialismo riformista con una vita dedicata alla politica, declinata in termini di sacrificio, studio, professionalità, competenza. Sindaco illuminato di una Milano che negli anni Ottanta si aprì al mondo - ha sottolineato -, Paolo si inserì nel solco tracciato da Carlo Tognoli, ancorando al futuro, con la sua visione moderna, una città che chiedeva di essere indirizzata al benessere e alla prosperità. Sempre attento alle ragioni dei deboli, Pillitteri seppe coniugare l'impulso alla libertà di fare, crescere, produrre, con un occhio vigile a chi restava indietro, secondo un modello di governo che teneva insieme il progresso e la solidarietà".