Gli iscritti del MoVimento 5 Stelle tornano al voto online: la consultazione si apre alle 10 e si chiude alle 22 di domenica 8 dicembre. Si tratta della nuova votazione imposta da Beppe Grillo, a norma di statuto, sui nodi più delicati dello scontro politico interno, e in particolare sull'abolizione della figura del garante rivestita finora proprio dal fondatore del M5s.
Nella prima votazione il quesito era stato approvato con un largo 63,24%: la sfida di Grillo è ora legata alla speranza che i contrari e gli astenuti (rispettivamente 29,09% e 7,67%) non partecipino proprio al voto, facendo mancare il quorum richiesto appunto per approvare le modifiche statutarie.
La posizione di Giuseppe Conte -
Alla vigilia della votazione sullo statuto, il presidente Giuseppe Conte ha rilanciato l'hashtag #iorivoto, chiamando a raccolta i suoi: "Si volta pagina". Alla sfida, nonostante la grande incognita sul quorum, il professore va "sereno e fiducioso", come ha ribadito in più occasioni, e il giorno dopo il messaggio con cui Grillo ha promesso ulteriori future battaglie, a cominciare da quella per il simbolo, l'ex premier difende e compatta la comunità M5s: "Grillo da un certo punto di vista ha ragione, perché il Movimento da lui fondato è morto. Ma non sono morti i suoi valori e grazie all'atto riformativo degli iscritti ci sono ora nuovi obiettivi politici e strategici per definire nuove sfide che non erano state neanche pensate nel progetto originario, costruito soprattutto per progetti locali, di portata per lo più comunale".
Lo scontro fra Conte e Grillo -
Se gli iscritti hanno votato per cancellare il ruolo di garante, è la frecciata dell'ex premier al fondatore, è perché da tempo "si è rotto qualcosa di fondamentale tra Grillo e il Movimento". La frattura, secondo Conte, risale al "grande errore politico" di Grillo, ossia l'aver "costruito un rapporto personale con Mario Draghi che ha preso il sopravvento sulla rappresentanza politica dell'intera comunità". Anche il nomignolo "mago di Oz" secondo il presidente pentastellato sarebbe nato "quando Grillo con Draghi mi sfottevano, ma io non ne ho fatto mai una questione personale". Sul punto, in verità, alcuni ex parlamentari più vicini a Grillo ricordano che il nomignolo di "Oz" sarebbe stato affibbiato all'ex premier ai tempi della stesura dello statuto, sulla quale ci fu un primo scontro tra i due Giuseppe, esattamente tre anni fa. Allora Conte "spariva ed era sempre irreperibile come nell'opera 'Il mago di Oz'", spiegano le stesse fonti, "e così nacque il nome".
Il voto online e il destino del M5s -
Il destino pentastellato si decide con il voto online. Nessuno si illude che la consultazione sarà l'ultima battaglia della guerra in corso nel Movimento, ma di certo la sfida sarà determinante per il futuro dei "due Giuseppe".