in collegamento dal vertice Nato

Tajani a Tgcom24: "Pyongyang non approfitti della crisi di Seul" | "Separazione carriere toghe? Idea di Berlusconi che realizziamo"

In collegamento dal vertice Nato a Bruxelles, il vicepremier e ministro degli Esteri affronta i temi più caldi della politica internazionale e nazionale

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E' un Antonio Tajani a tutto campo il vicepremier che in collegamento dal vertice Nato di Bruxelles affronta a Tgcom24 i temi caldi di politica internazionale e nazionale, dalla Corea del Sud al primo sì alla separazione delle carriere dei magistrati, passando per Ucraina e Medioriente. "Il caos che si è venuto a determinare in Corea del Sud appare più legato a una crisi interna che a una situazione internazionale", sottolinea il ministro degli Esteri all'inizio dell'intervista e avverte Kim Jong-un: "Pyongyang non approfitti del momento di Seul". Quanto alle questioni italiane, puntuale il commento: "La separazione delle carriere dei magistrati è una battaglia storica di Forza Italia sin dalla sua fondazione, un'idea del presidente Silvio Berlusconi che riusciamo finalmente a realizzare".

"Caos in Corea del Sud, crisi interna più che internazionale" -

 Il caos che si è venuto a determinare in Corea del Sud appare più legato "a una crisi interna" che a una situazione internazionale. Questo il giudizio espresso dal ministro degli Esteri Antonio Tajani a Tgcom24. "Abbiamo chiesto agli italiani - ha aggiunto - di non avvicinarsi alle manifestazioni e ai cortei. Stiamo seguendo minuto per minuto la situazione, che sembra legata a problemi di politica interna. Ho parlato con la nostra ambasciatrice a Seoul, abbiamo informato tutti i nostri connazionali, sono circa 1.300 quelli che sono in quel Paese.

"Noi - ha sottolineato il ministro - siamo amici della Corea del Sud, è un Paese nostro alleato. Io ho invitato il ministro degli Esteri di Seoul a partecipare all'ultima riunione del G7 di Anagni-Fiuggi dei ministri degli Esteri, proprio per dimostrare la vicinanza del nostro Paese, e del G7, a quel Paese che si muove in una situazione complicata nella regione dell'Indo-Pacifico, con una Corea del Nord sempre più aggressiva". "Abbiamo inviato - ha affermato Tajani sull'argomento - messaggi politici chiari anche alla Corea del Nord, che naturalmente non deve tentare minimamente di approfittarsi di una situazione di conflitto politico all'interno del parlamento della Corea del Sud".

 

"Siria, preoccupati per il rischio collasso migratorio" -

 "Stiamo lavorando per una de-escalation in quell'area. Siamo preoccupati di un collasso migratorio, ma siamo soprattutto impegnati a tutelare i 130 italiani che sono ad Aleppo. Abbiamo organizzato con le Nazioni Unite un convoglio che mi auguro possa partire nei prossimi giorni con l'accordo dei ribelli e dei russi che hanno già annunciato che non bombarderanno più luoghi religiosi nei luoghi dove sono concentrati gli occidentali", ha annunciato il ministro a Tgcom24.

L'incontro con il Re di Giordania Abdullah, che era stato invitato alla Nato, "è stato molto positivo: abbiamo affrontato i temi della incandescente situazione in Medio Oriente, in Libano, Siria e Gaza. Lavoriamo tutti per il cessato del fuoco, l'obiettivo è quello di arrivare a una soluzione di 'due popoli, due Stati', aiutando contemporaneamente la popolazione civile", ha detto poi Antonio Tajani, ampliando il discorso a tutta la situazione mediorientale.

"La Giordania - ha ricordato il vicepremier - svolge un ruolo determinante, e per quanto ci riguarda è anche utilissima per la distribuzione dei beni che inviamo dall'Italia con il progetto 'Food for Gaza', e con il programma alimentare della la Croce Rossa".

"Ci siamo soffermati - ha riferito il ministro - anche sulla situazione in Siria; io ho condannato l'aggressione russa, l'attacco al convento della Santa, ad Aleppo. Però abbiamo poi ottenuto dai russi, con la pressione internazionale, e anche con le richieste che abbiamo fatto attraverso la nostra ambasciatrice a Mosca, una garanzia che non verranno più attaccati i luoghi sacri, non verranno colpiti i cittadini occidentali che sono riuniti in alcuni punti di raccolta, pronti a partire appena possibile con il Convoglio delle Nazioni Unite".

"Pronti a sostenere anche nel 2025 l'Ucraina" -

 "Abbiamo già pronto il decimo pacchetto militare che sarà inviato entro la fine dell'anno a Kiev. Naturalmente prima verrà informato il Parlamento attraverso il Copasir, e vedremo se sarà necessario poi approvare una nuova norma da far votare al Parlamento per continuare ad aiutare l'Ucraina anche nel 2025", ha affermato il ministro degli Esteri a Tgcom24. "Noi - ha detto Tajani - continuiamo a sostenere l'Ucraina da tutti i punti di vista: politico, finanziario, militare; stiamo lavorando per la ricostruzione del Paese tant'è che la conferenza internazionale del prossimo anno si svolgerà a Roma nel mese di luglio".

"L'obiettivo - ha continuato il ministro - è quello di arrivare alla pace entro il 2025, anche con la nuova Amministrazione americana, che sia una pace giusta. Che cosa significa pace giusta? Significa la non sconfitta dell'Ucraina e quindi la sua indipendenza".

Per quanto riguarda le forniture di sistemi difensivi, "sulla difesa aerea noi italiani abbiamo fatto tutto ciò che potevamo: stiamo aiutando in ogni modo l'Ucraina a garantire la propria indipendenza la propria libertà. Certo, ci sono delle offensive russe" in Ucraina, "i russi hanno chiesto addirittura aiuto all'esercito della Corea del Nord e ai mercenari Houthi; questo certamente significa che la Russia vuole alzare il livello dello scontro, e che quindi non c'è una de-escalation. O forse Mosca vuole cercare di occupare spazi per poi arrivare a una trattativa" da posizioni di forza, "visto che tutti quanti sono convinti che nel 2025 si arriverà a un cessate il fuoco".

"Separazione carriere toghe? Storica battaglia FI, finalmente realizzata idea di Berlusconi" -

 "La separazione delle carriere è una battaglia storica di Forza Italia sin dalla sua fondazione, un'idea del presidente Silvio Berlusconi che riusciamo finalmente a realizzare". Lo afferma il vicepremier e segretario nazionale di Forza Italia Tajani, passando a parlare di politiche interne a Tgcom24. "È una riforma costituzionale che abbiamo scritto non contro qualcuno, ma per avere un sistema giudiziario più giusto ed efficiente - sottolinea il ministro degli Esteri -. Punta a esaltare il ruolo del magistrato giudicante e, allo stesso tempo, a ridurre la deriva correntizia di una parte della magistratura".

"Il testo approvato dalla commissione Affari costituzionali risponde non a esigenze di una parte, ma persegue l'interesse di tutti i cittadini, che hanno diritto ad avere una giustizia imparziale, che dia risposte in tempi certi. È una buona notizia che la nostra proposta sia stata sostenuta lealmente e compattamente dai partiti della maggioranza, che ringrazio, ma anche da alcune forze dell'opposizione che si ispirano a principi garantisti", conclude Tajani.

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