dimissioni anticipate

Per l'addio di Tavares a Stellantis ipotesi di una buonuscita da 100 milioni | Landini: "Meloni convochi l'azienda e i sindacati"

Il leader della Cgil: "Bisogna discutere su quali politiche industriali e quali investimenti mettere in campo". Fiom: "Vertici irresponsabili e governo assente, lavoratori a rischio" 

Per Carlos Tavares, l'amministratore delegato di Stellantis che ha chiuso il rapporto con il gruppo in anticipo di un anno sui tempi previsti dal contratto (che sarebbe scaduto nella primavera del 2026) si parla di una buonuscita di 100 milioni di euro. A incidere sull'importo, secondo indiscrezioni che l'azienda non ha però confermato, sarebbe proprio l'uscita anticipata. Il leader della Cgil Maurizio Landini: "Il premier convochi l'azienda e i sindacati". Il titolo Stellantis in Borsa chiude a -6,30%.

Landini: "Meloni intervenga" -

 "Il caso Stellantis conferma la necessità che noi chiediamo da tempo - dice Landini -. Che la presidenza del Consiglio convochi il gruppo dirigente dell'azienda e i sindacati per discutere su quali politiche industriali e quali investimenti si fanno nel nostro Paese, visto che succede ciò che non succedeva dagli anni Cinquanta, ovvero quest'anno si produrranno negli stabilimenti italiani poco più di 300mila auto contro una capacità produttiva di quasi un milione e mezzo. Numeri che dicono che è necessario avere chiaro che investimenti si fanno e che modelli si realizzano". 

Fiom: "Azienda irresponsabile e governo assente, lavoratori a rischio" -

  "All'indomani dell'addio dell'amministratore delegato Carlos Tavares, i lavoratori di Transnova, che rischiano di perdere il posto di lavoro a fine anno, hanno iniziato un presidio permanente fuori ai cancelli dello stabilimento Stellantis di Pomigliano. Tutto ciò accede mentre Stellantis continua a mettere in cassa integrazione lavoratrici e lavoratori, a ridurre le produzioni, a svuotare gli stabilimenti e a chiedere soldi pubblici, con un governo che non sta concretizzando nulla al tavolo automotive e, anzi, taglia dell'80% il fondo automotive per la transizione". Lo dichiarano in una nota congiunta Ciro D'Alessio, coordinatore nazionale automotive per la Fiom-Cgil, Mauro Cristiani, segretario generale Fiom-Cgil di Napoli e Mario Di Costanzo, responsabile automotive della Fiom-Cgil Napoli.

"Transnova - spiegano i sindacati - è un'azienda che opera nella movimentazione auto per gli stabilimenti Stellantis di Pomigliano, Melfi, Cassino e Mirafiori. La multinazionale non ha rinnovato la commessa e i primi a pagarne le conseguenze saranno i 90 lavoratori impegnati nello stabilimento campano, a cui seguiranno quelli di tutti gli altri siti dove Transnova è presente. Parliamo di circa 650 tra lavoratrici e lavoratori. Non è più il tempo di aspettare. È necessario un intervento urgente per tutelare l'occupazione e bloccare i licenziamenti. Alla richiesta specifica per Transnova di convocazione al Mimit, ancora non abbiamo ricevuto risposta. Come aspettiamo ancora la convocazione da parte della Presidente del Consiglio per il confronto complessivo sull'automotive. Stellantis e il Governo devono dare risposte e smettere di inscenare finte schermaglie tra di loro. La Fiom-Cgil, insieme alle lavoratrici e lavoratori, metteranno in campo in tutti i siti tutte le azioni necessarie per dare concretezza all'articolo 1 della nostra Costituzione e per costruirsi un futuro di dignità e libertà".

Nel pomeriggio colloquio Urso-Elkann -

 Il ministro delle imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha avuto questo pomeriggio, nel corso della visita di Stato in India a Nuova Delhi, un colloquio telefonico con John Elkann, collegato dagli Stati Uniti. Lo affermano fonti del Mimit. Le stesse fonti riportano che "il tavolo Stellantis, convocato per il prossimo 17 dicembre al Mimit, è confermato con l'intenzione di chiudere in modo positivo così come da mandato parlamentare, con un Piano Italia che riaffermi la centralità del nostro Paese nei progetti di sviluppo di Stellantis". Al tavolo il gruppo automobilistico "sarà rappresentato da Jean Philippe Imparato, responsabile Europa, che ha avuto dal presidente, nonché guida del Comitato esecutivo, il mandato di chiudere in modo positivo le interlocuzioni".

Presidente commissione Attività produttive della Camera: "Inviata richiesta audizione Elkann" -

  "A seguito delle dimissioni dell'amministratore delegato di Stellantis, Carlos Tavares, ho inviato una lettera di richiesta di audizione del presidente Elkann". Lo dichiara il deputato della Lega e presidente della commissione Attività produttive della Camera, Alberto Gusmeroli. "Quindi, credo che a questo punto sia assolutamente necessario da un lato, ma credo anche che la richiesta possa essere accettata visto il cambiamento forte che è avvenuto nell'ambito del consiglio di amministrazione di Stellantis", aggiunge.

Pd: "Elkann subito in Parlamento e governo intervenga" -

  "Rinnoviamo la richiesta avanzata ieri, associandoci alle dichiarazioni dei colleghi deputati, che il presidente di Stellantis John Elkann venga al più presto in Parlamento, nelle commissioni Attività produttive di Camera e Senato, per chiarire quali scenari si aprono con le dimissioni dell'ad Tavares, nel quale la dirigenza aveva dichiarato, non più di dieci giorni fa, di riporre piena fiducia. Il futuro di Stellantis e dell'Automotive in Italia è di fondamentale importanza per lo sviluppo industriale del Paese e per le ricadute occupazionali. È chiaramente necessario voltare pagina e tutti devono fare la propria parte, certamente l'azienda mettendo in campo un piano industriale adeguato, ma anche il governo ripensando, in sede di discussione della manovra di Bilancio 2025, agli strumenti che ha appena definanziato, come il fondo per la transizione dell'Automotive. È urgente un confronto nella sede parlamentare sul futuro di Stellantis e di tutto il settore". Lo dicono i senatori Antonio Misiani, responsabile nazionale economia del Pd, e Andrea Martella, membro della Commissione Attività produttive e segretario regionale del Pd in Veneto.

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