Altro che ristorante stellato. Il magnate cinese Justin Sun si è concesso un pasto da 6,2 milioni di dollari. É la cifra che ha speso, il 20 novembre, per acquistare "The Comedian", la celebre e controversa opera dell'artista Maurizio Cattelan, la banana attaccata alla parete con il nastro adesivo. E nel momento dell'acquisto, a un'asta da Sotheby's a New York, il ricco cinese aveva dichiarato la sua intenzione di assaggiare il frutto. E così ha fatto.
"Non è solo un'opera d'arte" -
"É molto più gustosa di molte altre banane", ha detto Justin Sun dopo l'assaggio. E meno male, verrebbe da dire. Pagando 6,2 milioni di dollari da Sotheby's, il collezionista cinese, che è anche il fondatore della piattaforma Tron, ha battuto altri sei concorrenti aggiudicandosi l'opera creata nel 2019 dall'artista padovano. "Non è solo un'opera d'arte", aveva dichiarato Sun a Sotheby's: "Comedian è un fenomeno culturale che collega i mondi dell'arte, dei meme e della comunità delle criptovalute e che ispirerà ulteriori discussioni in futuro".
Banana comprata in criptovalute -
Sun, che nella sua raccolta ha un Giacometti da 78 milioni comprato nel 2021, aveva seguito l'asta da Hong Kong e pagato in criptovalute. Appena messo le mani su "Comedian", aveva detto di volerla mangiare "come parte di questa unica esperienza artistica, onorandone il ruolo sia nella storia dell'arte che nella cultura pop".
Una banana da 35 centesimi -
La banana in questione era stata acquistata poche ore prima dell'asta per 35 centesimi da un banchetto di frutta e verdura dell'Upper East Side di New York: assieme al nastro adesivo grigio che la tiene attaccata alla parete, doveva essere sostituita regolarmente come previsto del progetto di Cattelan, che aveva immaginato "Comedian" come una satira delle speculazioni del mercato: "Su che base un oggetto acquista valore nel sistema dell'arte?", si era chiesto l'artista famoso per America, il water d'oro massiccio installato nel 2016 al Guggenheim.
Uno studente l'aveva già mangiata -
"Comedian" aveva debuttato ad Art Basel Miami, dove la galleria Perrotin ne aveva venduto le tre edizioni, due per 120 mila dollari e la terza per 150 mila, pagati da un anonimo acquirente che l'aveva poi donata al Guggenheim. Durante la fiera, l'artista delle performance David Datuna ne aveva mangiata una, costringendo Perrotin a chiudere lo stand prima del tempo. Un'altra banana era stata mangiata l'anno scorso da uno studente d'arte sudcoreano nel museo della fondazione Samsung a Seul: il giovane si era giustificato dicendo che "aveva fame".