dopo l'incontro con i sindacati

Sciopero trasporti del 29 novembre, Salvini firma la precettazione | Sindacati: "Impugneremo il provvedimento"

Il ministro dei Trasporti: "Un 25 mesi oltre 1.300 scioperi, uno al giorno, e nei trasporti anche in questo caso si è scelto il venerdì". Schlein: governo rifiuta confronto e nega diritto sciopero

© Da video| Sciopero generale lunedì 11 ottobre: trasporti a rischio

Scatta la precettazione dei sindacati da parte del ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, per lo sciopero di venerdì 29 novembre. Lo rende noto il Mit dopo l'incontro con le organizzazioni sindacali. Ma Cgil e Uil non ci stanno e annunciano: "Impugneremo il provvedimento". In precedenza la commissione di garanzia sugli scioperi era intervenuta chiedendo di ridurre lo sciopero. Il ministro delle Infrastrutture ha chiesto a Cgil e Uil e alle altre sigle che venerdì sciopereranno contro la manovra economica di tagliare da 8 a 4 ore la protesta nel trasporto pubblico locale. I leader della due confederazioni sindacali, Maurizio Landini e Pierpaolo Bombardieri, in una nota congiunta hanno invece ribadito che lo sciopero nel Tpl sarà di 8 ore nel rispetto delle fasce di garanzia.

"Per evitare agli italiani l'ennesimo venerdì di caos ho deciso di intervenire direttamente riducendo a 4 ore lo sciopero indetto da alcuni sindacati per venerdì. Landini dice che sto limitando il diritto di sciopero? In due anni e poco più di governo 949 scioperi effettuati in Italia. Quindi diritto allo sciopero sì ma anche diritto al lavoro per la stragrande maggioranza degli italiani. E' l'impegno che mi sono preso". Così il vicepremier e ministro ai Trasporti Matteo Salvini in un video dopo la firma della precettazione per lo sciopero di venerdì prossimo.

Salvini: "Sciopero guarda caso è di venerdì" -

 "In 25 mesi di governo 1.342 scioperi proclamati e 949 effettuati, 38 al mese, di cui 518 proclamati e 374 effettuati a livello nazionale, più di uno sciopero al giorno. Esiste il diritto allo sciopero per i sindacalisti, esiste anche il diritto alla mobilità, alla salute ed al lavoro di tutti gli altri italiani". Così il vicepremier e ministro Matteo Salvini a proposito dello sciopero annunciato per il 29 novembre, "guarda caso - si legge in una nota del Mit - di venerdì".

Schlein: "Governo rifiuta confronto e nega diritto sciopero" -

  "Sta purtroppo diventando un copione, quello del governo che rifiuta il confronto con i lavoratori, respinge i tentativi di esporre le proprie ragioni e che, con la precettazione, nega anche il diritto di sciopero. Una violazione grave, che disapproviamo fermamente". Lo ha detto la segretaria del Pd Elly Schlein.

Cgil: "Impugneremo la precettazione per lo sciopero" -

 "Attenderemo gli atti, li valuteremo e poi la necessità sarà quella ovviamente di impugnarli e di procedere nella direzione che già purtroppo abbiamo avuto modo di riscontrare in precedenti scioperi generali". Lo annuncia dalla segreteria nazionale della Cgil, Maria Grazia Gabrielli, parlando con i giornalisti al termine della riunione al Mit. "Se faremo ricorso al Tar? - ha proseguito - Valuteremo in virtù di come sarà argomentata" la precettazione, "chiaramente" ci sarà "un ricorso al Tar, ma non escludiamo neanche di approfondire tutte le vie necessarie alla tutela in primis dello sciopero generale e dei lavoratori a cui viene leso questo diritto".

Bombardieri: se ci sarà precettazione la impugneremo -

 "Il MIT verso la precettazione? Noi rispettiamo le regole. Se ci sarà una precettazione la impugneremo e quindi ci rivolgeremo alla magistratura". Lo ha annunciato il segretario generale della UIL, Pierpaolo Bombardieri. Con Salvini "non so se è un braccio di ferro. Continua una discussione sulla quale noi diciamo che vanno salvaguardati i diritti riconosciuti dalla costituzione. Noi abbiamo rispettato la legge. Evidentemente quando arriva la voce del padrone la commissione risponde 'obbedisco'. Avete riportato voi le dichiarazioni del ministro Salvini sulla necessità di intervenire su uno sciopero di 8 ore", ha aggiunto Bombardieri. "Lo sciopero è sempre pagato di tasca propria dai lavoratori", ha ricordato Bombardieri, che pur chiedendo "scusa agli utenti per i disagi", vuole ricordare che quegli scioperi "non si fanno per fare un dispetto a Salvini, ma per chiedere un contratto, più sicurezza per i lavoratori e gli utenti e per avere condizioni diverse di trasporto pubblico in questo Paese".