La Commissione Ue promuove il bilancio dell'Italia e boccia i conti olandesi, mentre giudica "non in linea" il Documento programmatico di bilancio della Germania. Il Piano strutturale di bilancio del nostro Paese "soddisfa i requisiti" del nuovo Patto di stabilità, secondo Bruxelles, dal momento che "definisce un percorso fiscale credibile" per garantire che il debito pubblico vada verso un percorso discendente. Cartellino rosso invece ai Paesi Bassi, il cui Documento di bilancio viene giudicato "non in linea" con le raccomandazioni di spesa.
Gentiloni: "Falchi puniti dal Patto? Qualcuno lo ha voluto" -
"Sì, ci sono alcune regole rigide, ma onestamente non sono io quello che le ha volute, quindi se ci sono regole rigide, e non sto puntando il dito contro nessuno, qualcuno lo ha chiesto", ha commentato il commissario Ue all'Economia Paolo Gentiloni. "Ora le abbiamo e penso che la Commissione e la prossima Commissione in particolare siano chiamate a implementarle".
L'Ue: "L'Italia riporti il deficit sotto il 3% entro il 2026" -
Nella raccomandazione della Commissione europea si legge che l'Italia "deve riportare il deficit sotto il 3% del Pil entro il 2026". Per arrivarci, il nostro Paese dovrebbe garantire tassi di crescita massimi della spesa netta (tassi di crescita annuali e cumulativi, in termini nominali) all'1,3% nel 2025 e all'1,6% nel 2026.
Le valutazioni dell'Ue sui conti degli Stati membri -
Italia, Francia e Grecia, che sono tra gli Stati Ue con il più alto debito pubblico, sono dunque "in linea" con le raccomandazioni della Commissione europea riguardo alla "spesa netta" nei piani di medio termine per l'aggiustamento dei loro bilanci, il nuovo parametro chiave del Patto di stabilità riformato. Tra i Paesi cosiddetti "frugali", invece, Germania e Finlandia "non sono pienamente in linea", e l'Olanda "non è in linea" con le raccomandazioni. Assieme alla valutazione, la Commissione Ue ha presentato il primo pacchetto autunnale del semestre europeo da quando è entrata in vigore, nell'aprile 2024, la riforma Patto di stabilità, con il nuovo quadro di governance economica.
Pacchetto autunnale e crescita della spesa pubblica nel 2025 -
Nel pacchetto autunnale le valutazioni della Commissione sono focalizzate sulla crescita della spesa netta nel 2025 e sull'insieme del biennio 2024-2025. Il documento presenta le raccomandazioni della Commissione relative ai percorsi pluriennali di spesa netta per correggere il disavanzo eccessivo per l'Italia e gli altro sette Stati membri (Belgio, Francia, Ungheria, Malta, Polonia, Romania e Slovacchia) attualmente soggetti alla procedura per i deficit eccessivi. Nel complesso, l'Italia e altri sette Paesi dei 17 dell'Eurozona (Grecia, Cipro, Lettonia, Slovenia, Slovacchia, Croazia e Francia) sono considerati "in linea" con le raccomandazioni di bilancio specifiche per paese. Per questi otto Stati si prevede che la spesa pubblica netta resterà sotto le soglie previste durante il periodo di aggiustamento di bilancio, che è normalmente di quattro anni. Salvo per l'Italia e altri quattro Stati membri (Finlandia, Francia, Spagna e Romania) che hanno chiesto e ottenuto un'estensione del periodo di aggiustamento da quattro a sette anni per i loro piani a medio termine.
Cosa ha concluso la Commissione Ue sugli Stati membri -
In tutti e cinque i casi, la Commissione ha valutato che gli impegni per le riforme e gli investimenti inclusi nei piani soddisfacevano i criteri per giustificare l'allungamento del periodo di aggiustamento. A parte gli otto Stati citati, per gli altri Stati membri ci sarà bisogno di vigilanza e azioni appropriate per garantire che i loro bilanci siano in linea con le raccomandazioni di bilancio specifiche per paese e con il nuovo Patto di stabilità. Estonia, Germania, Finlandia e Irlanda sono valutati dalla Commissione come "non completamente in linea con le raccomandazioni di bilancio specifiche per paese, poiché si prevede che la loro spesa netta annuale (per Finlandia e Irlanda) e/o cumulativa (per Estonia, Germania, Irlanda) sia superiore alle rispettive soglie massime". Per Lussemburgo, Malta e Portogallo, la Commissione dà un giudizio più specifico: sono "non pienamente in linea con le raccomandazioni", perché "mentre la loro spesa netta è prevista entro le soglie massima, non stanno eliminando gradualmente entro l'inverno 2024-2025 le misure di sostegno per l'emergenza energetica, come era stabilito nelle raccomandazioni di bilancio specifiche per paese a loro indirizzate". La Lituania è considerata "a rischio di non essere in linea con la raccomandazione di bilancio specifica per paese, poiché la spesa netta (sia in termini annuali che cumulativi) è prevista al di sopra dei livelli che la Commissione considererebbe appropriati".