Quindici motivi per lasciare Filippo Turetta. Il 31 luglio Giulia Cecchettin scriveva sul suo diario una lista per convincersi a chiudere la relazione con il fidanzato: "Si lamentava quando mettevo meno cuori del solito, necessitava di messaggi molte volte al giorno". A leggere il memorandum della giovane il pm di Venezia Andrea Petroni durante la requisitoria che ha avuto come esito la richiesta di condanna all'ergastolo senza isolamento diurno.
Il quadro descritto mostra una situazione preoccupante: "Ha idee strane riguardo al farsi giustizia da solo per i tradimenti, alla tortura, robe così. Quando lui ha voglia tu non puoi non averne se no diventa insistente". La 22enne continua elencando i limiti imposti dal fidanzato alla sua vita privata: "Non accetta le mie uscite con la Bea e la Kiki; tendenzialmente i tuoi spazi non esistono, lui deve sapere tutto, anche quello che dici di lui alle tue amiche e allo psicologo. C'è stato un periodo in cui dopo la buonanotte mi mandava sticker finché non vedeva che non ricevevo più messaggi per controllare che fossi davvero andata a dormire. Tutto quello che gli dici per lui è una promessa e prova a vincolarti così, prendeva come un affronto il fatto che volessi tornare a casa in autobus dalla fermata più vicina".
Infine le minacce al momento della separazione: "Durante le litigate dice cattiverie pesanti e quando l'ho lasciato mi ha minacciato solo per farmi cambiare idea".
Nonostante fosse preoccupata per i comportamenti di Turetta, Giulia Cecchettin cercava di non ferirlo: "L'ho lasciato, spero di rimanere fedele alla mia scelta. Non perché io odi Filippo, tutto il contrario, ma perché ho capito che non siamo fatti l'uno per l'altra e io lo uccido a fare un tira e molla insensato che non voglio neanche io. Adesso faccio una lista di cose che non andavano perché devo autoconvincermi di aver fatto la cosa giusta, anche se mi manca e sto morendo dentro al pensiero di farlo soffrire".
Il memorandum, di rilievo per i magistrati, è contenuto negli atti depositati nel corso del processo.