E' vero che è un po' scappata la mano nell'istituire giornate dedicate a qualsiasi cosa, ma è altrettanto vero che alcune di queste celebrazioni devono emergere perché hanno una rilevanza e un'attualità che meritano ricordo e approfondimento. In tal senso assume un'importanza particolare la Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, che, seppur istituita ufficialmente dalle Nazioni Unite il 17 dicembre 1999, è ben più radicata nel tempo. La scelta del 25 novembre come data commemorativa risale al primo incontro femminista latinoamericano e caraibico svoltosi a Bogotà, in Colombia, nel 1981. La data non è casuale, ma ricorda il brutale assassinio delle sorelle Mirabal, attiviste politiche della Repubblica Dominicana, uccise nel 1960 per ordine del dittatore Rafael Trujillo.
La storia delle sorelle Mirabal - Patria, Minerva e María Teresa Mirabal erano tre sorelle che provenivano da una famiglia benestante. Erano note per il loro impegno politico contro il regime dittatoriale di Trujillo che soffocava la Repubblica Dominicana, ed erano conosciute come "Las Mariposas", le farfalle. Minerva, la più carismatica, fu la prima a opporsi apertamente al regime. Le sue idee ispirarono le sorelle e molte altre persone a unirsi al movimento di resistenza. Trujillo, che si sentiva minacciato dal loro attivismo, orchestrò un piano per eliminarle. Il 25 novembre 1960, durante un viaggio di ritorno da una visita ai mariti incarcerati, le tre donne furono catturate, torturate e uccise. I loro corpi furono gettati in un burrone per simulare un incidente. La loro morte scosse profondamente la società dominicana e internazionale, diventando un potente simbolo della lotta contro la violenza e l'oppressione. Il regime di Trujillo cadde nel 1961, anche grazie alla pressione interna e internazionale generata dalla tragedia.
Il valore della storia - Le sorelle Mirabal sono ricordate non solo per il loro coraggio e la loro resistenza, ma anche per aver ispirato movimenti femministi in tutto il mondo. Il loro ricordo è ancora vivo, basta pensare che la canzone "Mariposa" presentata da Fiorella Mannoia all'ultimo Festival di Sanremo parte proprio dalla loro storia. Questa ricorrenza non solo è un monito a non dimenticare le vittime della violenza, ma invita governi, istituzioni e cittadini a promuovere la consapevolezza e l'azione per eliminare ogni tipologia di abuso. La Giornata è un'occasione per agire nel segno di politiche efficaci, educazione e sensibilizzazione sulle molteplici forme di violenza di genere, tra cui abusi fisici, psicologici, economici e sessuali. E' necessario sviluppare la rete di supporto alle vittime, educando le nuove generazioni al rispetto e combattendo le disuguaglianze che alimentano il ciclo di abuso che assume diverse sfaccettature. E' un'emergenza vera, a diversi livelli, che attraversa situazioni come la condizione delle donne in Iran e in Afghanistan e arriva fino a casa nostra, con storie drammatiche e violente che con inquietante e regolare puntualità occupano quotidianamente le pagine di cronaca dei giornali.