Scoppia, di nuovo, il caso 883. Ben 29 anni dopo Max Pezzali (era il 1995), il Comune di Pavia ha infatti scelto di premiare Mauro Repetto con la massima onorificenza cittadina, la benemerenza di San Siro (equivalente pavese dell'ambrogino milanese) perché "sta portando Pavia in tutta Italia". Ma secondo quanto racconta il quotidiano "Il Giorno" Pezzali avrebbe inviato una diffida con una lettera: "Gli 883 sono solo io... Si fa confusione". Poi Pezzali precisa: "Questioni legali solo sul nome del gruppo, con Mauro legame indistruttibile".
La candidatura dopo la ribalta -
Gli 883 sono tornati alla ribalta dopo il successo della serie tv e lo spettacolo teatrale dell'ex del duo pavese. In "Alla Ricerca dell'Uomo Ragno" Mauro ha raccolto molti dei brani e dei videoclip di grande successo degli 883. Così Pavia ha deciso di premiare Repetto. Anche se le candidature dovrebbero rimanere segrete, il nome è trapelato.
La motivazione e lo scontro -
"Sta portando Pavia in giro per l'Italia, ed è un riconoscimento giusto per la sua arte", questa è la motivazione alla presentazione della candidatura. Ora il Consiglio comunale dovrà confermarla lunedì 25 novembre mentre la cerimonia di premiazione si terrà il 9 dicembre, giorno di San Siro. Ma i legali di Pezzali avrebbero scritto al Comune chiedendo di "soprassedere dal conferimento del riconoscimento a Mauro Repetto a causa del successo della serie televisiva... Repetto dopo un brevissimo periodo di tempo ha preso una strada diversa lasciando solo Max Pezzali a rappresentare gli 883. Attribuire la benemerenze solamente a Repetto rischierebbe di escludere Pezzali".
La precisazione di Max Pezzali: "Con Mauro legame indistruttibile" -
"Fosse per me, oltre al premio San Siro di Pavia, a Mauro darei anche un Grammy per l'importanza che ha avuto nella mia vita" scrive Max Pezzali su Instagram in un post accompagnato da una foto dove beve una birra scura proprio con Repetto, dopo che i suoi legali hanno inviato una diffida al comune di Pavia perché non assegni la benemerenza civica al suo collega negli 883 all'inizio degli anni Novanta. "Quello che sta venendo fuori in queste ore c'entra con delle questioni legali abbastanza di dominio pubblico che non coinvolgono Mauro, ma - spiega Pezzali - sono legate all'utilizzo del nome degli 883, una storia che appartiene a Mauro quanto a me. Nonostante quello che sta cominciando a girare in rete, il legame tra me e Mauro è indistruttibile, sancito da quelle canzoni che ormai sono più vostre che nostre". "A noi - conclude - piacciono le birre scure e le moto da James Dean, non quelle stronzate che si dicono nei film".