Cloudflare, una delle più grandi società statunitensi che operano su Internet, deve immediatamente cessare la fornitura di servizi di funzionamento di portali pirata come Guardaserie e impedire agli utenti di accedervi: lo ha ordinato il Tribunale Ordinario di Roma, Sezione XVII Civile, accogliendo il ricorso d’urgenza proposto da RTI. Tutto nasce dall’attività illecita del sito GuardaSerie, che senza autorizzazione ha pubblicato online video di programmi televisivi Mediaset come "Amici di Maria de Filippi", "Ciao Darwin", "Grande Fratello", "Grande Fratello VIP", "I Cesaroni", "Il Segreto", "L'isola dei Famosi", "La Pupa e il Secchione", "le Iene" e "Temptation Island".
Sulla base delle analisi tecnico-informatiche è emerso che, grazie ai servizi forniti da Cloudflare, il sito GuardaSerie ha potuto cambiare nel tempo decine di estensioni del nome a dominio per aggirare controlli e sanzioni AGCom, impedendo l’identificazione dei portali e dei luoghi in cui operano i server pirata. Ha inoltre collaborato attivamente alla realizzazione di un catalogo indicizzato di prodotti audiovisivi piratati per favorirne il download o lo streaming.
Per tutti questi motivi, i giudici hanno ritenuto Cloudflare responsabile di “concorso nell’attività illecita di diffusione di programmi audiovisivi” di cui Mediaset è titolare esclusiva dei diritti. Oltre all’ordine a Cloudflare di cessare immediatamente la fornitura dei servizi erogati a favore dei portali pirata, la società è stata condannata al pagamento di 1.000 euro per ogni giorno di ritardo nell’ottemperare le disposizioni del Tribunale di Roma.
Mediaset esprime soddisfazione per il provvedimento, che si inserisce nel solco di una serie di decisioni – in particolare dei fori di Roma e Milano - con le quali la giurisprudenza ha fornito e fornisce un importante contributo alla tutela del diritto d’autore e delle imprese impegnate nel contrasto della pirateria online, vera e propria piaga distruttiva di valore economico e posti di lavoro