Terza generazione

Dacia Duster 4x4, un Suv per tutte le occasioni | La nuova versione è ancora più votata all'off-road: l'abbiamo provata a Livigno

Trazione ed elettronica da prima della classe per arrivare quasi ovunque, comoda anche nei lunghi viaggi e in grado di offrire tanta sicurezza e prestazioni al top quando la strada finisce

di Fabrizio Filippone

© Tgcom24

Ci siamo arrampicati fino a Livigno, attraversando un pezzo di Svizzera e il Passo della Forcola, in Alta Engadina, per provare la nuova Dacia Duster 4x4, approdata a una nuova generazione, la terza, e diventata anche ibrida per l'occasione, ma cambiata totalmente dal costruttore rumeno sotto l'egida di mamma Renault, anche per via di un design che è stato ispirato dai modelli di ultima generazione del brand.

Dimensioni e capability -

 Lunghezza 4,34 metri, il nuovo "Dusterone" si "insella" a cavallo tra il segmento B e il segmento C, mentre l'altezza da terra di ben 22 cm, sulle varianti a trazione integrale come quella della nostra prova, le consente di mettere agevolmente le ruote oltre l'asfalto. Tante le protezioni di plastica di origine riciclata sia sulla fiancata che nella parte bassa del frontale e del paraurti posteriore.

Muscoli e classe -

 La nuova Duster affronta strada (e fuoristrada) a testa alta, come si evince dal frontale rialzato con il nuovo logo al centro e degli elementi che, dalla calandra, sembrano dare continuità ai LED dei gruppi ottici anteriori dalla forma ad Ypsilon, alla stregua di quelli posteriori. Non manca lo spoiler sul tetto che, attraverso delle estensioni nella parte bassa, va a circondare il lunotto posteriore. I passaruota allargati, associati alle linee squadrate, le donano una mise moderna e muscolosa, e una personalità spiccata capace di distinguerla dalle altre auto della categoria.

Agile con "l'aiutino" -

 Al volante di Dacia Duster non ci siamo fatti mancare nulla: dai pavé cittadini ai trasferimenti in autostrada, dai tornanti alpini all'off-road duro e puro, e il brillante 1,2l 3 cilindri da 130 CV e 230 Nm con sistema ibrido a 48 Volt, ha fatto veramente una bella figura (a volte però alzando troppo la voce), con accelerazioni repentine e buone riprese, sfruttando il comparto elettrico, che ha una batteria da 0,8 kWh, per avere più spunto ai bassi regimi, o quando si richiede tutta la potenza rapidamente, come in occasione di un sorpasso.

Solo cambio manuale -

 Il cambio manuale a 6 rapporti (si spera che in futuro arrivi anche un più comodo cambio automatico, sicuramente di derivazione Renault) ha una buona manovrabilità, e la piattaforma CMF-B, la medesima della Jogger o della Renault Captur, offre una taratura dell'assetto che garantisce comfort e solidità negli appoggi. La frenata è un po' lunga ma sicura, i pesi non sono proprio da utilitaria.

Adas di tipo 2 -

 La sicurezza è enfatizzata dai diversi dispositivi di ausilio alla guida, tra cui il sistema che consente di rimanere in carreggiata e la frenata automatica di emergenza gestita dalla telecamera sul parabrezza. A questo si uniscono il cruise control, il sistema di riconoscimento dei segnali stradali, l'hill descent control e il monitoraggio dell'attenzione del conducente.

Reginetta dell'off-road -

 Dacia Duster, anche dove si trova meno a suo agio, cioè in autostrada, è comoda ed efficace e senza strafare è anche in grado di percorrere circa 16 km con un litro di benzina. L'off-road, pure quello tecnico e più impegnativo, resta la specialità della casa: la Duster in fuoristrada sfoggia angoli d'attacco, di dosso e d'uscita di 31, 24 e 36 gradi, e si adatta alla tipologia di percorso con il pratico rotore posizionato sul tunnel centrale, che oltre alla modalità automatica ed eco, dispone di un settaggio specifico per la neve e/o per sabbia e fango, fino al bloccaggio del differenziale che permette una ripartizione 50/50 della coppia motrice, sui due assi, per potersela cavare nelle situazioni più estreme. Con il dispositivo che regola la velocità in discesa, infine, Duster 4x4 gestisce in autonomia l'andatura lungo i pendii più ripidi e scoscesi.

Dentro com'è? -

 L'abitacolo è ampio, e anche il divano posteriore offre notevole abitabilità, senza sacrificare lo spazio di movimento di chi siede al centro. La zona anteriore mette in evidenza la nuova plancia con due schermi, quello dell'infotainment da 10 pollici, e quello per la strumentazione con un'ampiezza di 7 pollici. Rimangono i tasti fisici per il climatizzatore, le cui bocchette riprendono il motivo ad Y dei fari. Sempre presente il porta smartphone, che riprende una soluzione semplice ma pratica, adottata già dalla Sandero di ultima generazione. Non manca la piastra a induzione per ricaricare il telefono, mentre la connessione avviene tramite Android Auto o Apple CarPlay.

Prezzi e optional -

 La Dacia Duster della nostra prova, la Extreme TCe 130 4x4, è il top di gamma offerto per questo modello e ha un prezzo di partenza di 26.900 euro. Ma suggeriamo di aggiungere il pack parking che, per ulteriori 500 euro, annovera la telecamera a 360°, il sistema di rilevamento dei veicoli negli angoli ciechi dei retrovisori, e i sensori di parcheggio anteriori e laterali. Tra i pregi di una vettura di successo, c'è anche un prezzo complessivo comunque contenuto: con tutto, ma proprio tutto ciò che possiamo aggiungere ci si ferma alla soglia dei 30mila.

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