È stata dichiarata estinta per "decorso del tempo" la pena di Raffaele Ventura, ex membro delle Formazioni Comuniste Combattenti. Condannato per concorso morale nell'omicidio del 1977 del vicebrigadiere Antonio Custra, potrà dunque rientrare in Italia senza nessuna conseguenza giudiziaria. Il 75enne era uno dei 10 ex terroristi che con l'operazione "Ombre rosse" del 2021 sarebbe dovuto rientrare in Italia dalla Francia per scontare le condanne, ma i giudici francesi negarono le estradizioni.
L'estinzione della pena è stata decisa dalla Corte d'Appello di Milano su richiesta dell'avvocato Davide Steccanella, con il parere favorevole della Procura generale.
Di cosa era accusato Ventura e perché ora è stata estinta la pena -
Ventura ora potrà tornare in Italia dalla Francia, dato che è decaduto anche l'ordine di carcerazione connesso alla condanna. Come si legge nel provvedimento dei giudici togati, il difensore nell'istanza aveva premesso che Ventura "era stato condannato" con sentenza divenuta definitiva nel 1996 a 22 anni e 8 mesi di reclusione per l'omicidio e per altri reati "posti in continuazione". Nel giugno del 2021, gli stessi giudici milanesi avevano però dichiarato "estinte" per "decorso del tempo senza che i provvedimenti di condanna" fossero "stati eseguiti, tutte le pene inflitte a Ventura salvo quella base" di 14 anni per l'omicidio Custra.
Tempo doppio rispetto alla pena inflitta -
La Corte milanese ha spiegato che, come da istanza del difensore, "allo stato risulta integrato il presupposto temporale per l'estinzione anche della detta pena residua", cioè 14 anni. È estinta in applicazione dell'articolo 172 codice penale, secondo cui la pena della reclusione "si estingue col decorso di un tempo pari al doppio della pena inflitta e, in ogni caso, non superiore a trenta e non inferiore a dieci anni', tempo che decorre dal passaggio in giudicato della sentenza". Dalla sentenza passata in giudicato nel 1996 sono dunque trascorsi 28 anni, il doppio della pena di 14 che era stata inflitta.
Il legale di Ventura: "I dieci braccati sono rimasti in nove" -
"I dieci braccati in Francia sono diventati nove", ha commentato l'avvocato difensore dell'ex terrorista. La sentenza di estinzione della pena era stata depositata il 31 ottobre, dopodiché il legale ha atteso che venisse formalmente dichiarato decaduto l'ordine di carcerazione che pendeva su Ventura, che vive in Francia da oltre 40 anni. Nell'istanza alla Corte milanese l'avvocato aveva ricordato come "il 28 aprile 2021, con un'operazione ad ampio risalto mediatico definita 'ombre rosse'" fossero stati eseguiti in Francia mandati d'arresto europeo nei confronti di dieci ex terroristi. Ventura, però, si era presentato spontaneamente il giorno dopo alle autorità francesi, in attesa di decisione sull'estradizione. Ed era rimasto sempre libero. Il 29 giugno 2022, poi, era arrivato il provvedimento dei giudici di Parigi, "con parere sfavorevole all'estradizione per violazione" della Convenzione europea dei diritti dell'uomo.
Revocato a Ventura anche il mandato d'arresto europeo -
Il 28 marzo 2023 la Corte di Cassazione francese aveva bocciato il ricorso della Procura generale, negando così definitivamente l'estradizione per tutti e dieci i condannati riparati in Francia. L'avvocato Steccanella ha inoltre evidenziato nell'istanza come non ci fu alcuna scarcerazione, perché Ventura era sempre rimasto libero in attesa della sentenza dei giudici francesi e gli era stato soltanto tolto il passaporto. La sostituta pg di Milano Rossana Penna ha disposto anche la revoca del mandato d'arresto europeo che pendeva su Ventura. Il 75enne era stato condannato per l'omicidio di Custra come concorrente "morale", mentre l'autore materiale era stato Mario Ferrandi. Di quella manifestazione della sinistra extraparlamentare rimase iconica per gli Anni di Piombo anche la foto di un giovane che a braccia tese impugnava una pistola.