L'Emilia-Romagna resta una roccaforte del Pd e del centrosinistra. Ad avere la meglio nella sfida per la guida della Regione è infatti Michele de Pascale, candidato del Pd sostenuto dal centrosinistra in versione campo larghissimo, sulla sua sfidante Elena Ugolini. Sarà il 39enne sindaco di Ravenna, dunque, il primo millennial presidente della Regione.
I primi anni in politica -
Classe 1985, l'attuale sindaco di Ravenna ha iniziato a fare politica al liceo, da rappresentante come rappresentante d'istituto al Liceo scientifico Augusto Righi dove si diploma nel 2004. "Convinsi gli studenti del Righi di Cesena a mettere 60 bandiere della pace fuori dalle finestre del liceo. Una mattina andammo in piazza con i sindacati, mi diedero un microfono e feci il mio primo discorso in pubblico" ha raccontato. Nel 2007 aderisce al neonato Partito Democratico (Pd), entrando a far parte della sua Assemblea nazionale, e al suo interno è stato un sostenitore delle segreterie di Pier Luigi Bersani e Matteo Renzi. Nel 2011 l'iscrizione al Pd e la prima esperienza da consigliere comunale a Cervia.
L'incidente e la ripresa -
Nello stesso anno è vittima di un grave incidente d'auto insieme a Laura Casadio, figlia dell'ex presidente della provincia di Ravenna Claudio Casadio, che poi diventerà sua moglie. Il quadro clinico è drammatico: due fratture alla schiena, i polmoni collassati, un piede a rischio. De Pascale rimane dieci giorni in coma farmacologico, recuperando dopo anni di interventi e terapie.
La morte di Liverani e la vittoria a Ravenna Nel 2015 un'altra tragedia segna profondamente la sua vita: la perdita dell'amico, Enrico Liverani, candidato sindaco di Ravenna, muore in un incidente stradale a pochi mesi dal voto previsto nel 2016. Il Pd decide dunque di candidare De Pascale. "Il dolore per aver perso un amico e il compito di sostituirlo sono stati la prova più dura della mia vita", dirà poi De Pascale, capace di chiudere in testa il primo turno delle amministrative con il 46,5% dei voti e poi sorpassare definitivamente il candidato del centrodestra Massimo Alberghini nel ballottaggio. Pochi mesi dopo entra anche in carica come presidente della provincia di Ravenna. Nel 2019, poi, diviene anche presidente dell'Upi (Unione province italiane). Nel 2021 viene quindi riconfermato alla guida del comune di Ravenna.
Sostenitore nel 2023, alle primarie del Pd, della mozione di Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia-Romagna dimissionario perché eletto all'Europarlamento, da molti è considerato proprio il suo delfino e durante il discorso di chiusura della campagna elettorale, a Bologna, lo ha ringraziato "per il lavoro fatto per questa regione in questi 10 anni". La scelta sul suo nome come candidato presidente è arrivata subito e all'unanimità dalla direzione regionale dei dem, riunita a Bologna. Per questa tornata elettorale, De Pascale è stato sostenuto dal Pd, dal Movimento 5 Stelle, da Alleanza Verdi e Sinistra, da una lista di civici con esponenti di Itala Viva e Volt e da una lista riformista denominata Futura, che include Azione, +Europa, Radicali, Psi e Pri.