Per conoscere il nostro peso reale, soprattutto quando siamo a dieta, non tutti i momenti della giornata sono uguali, come pure c’è un giorno della settimana che ci rivela con maggiore precisione quanto pesiamo effettivamente: il momento “giusto” in cui la bilancia ci rivelerà quanto pesiamo davvero è di primo mattino, prima di colazione, con la vescica vuota (possibilmente anche l’intestino). Il giorno settimanale migliore è il mercoledì, quando avremo smaltito gli effetti del fine settimana, con le sue piccole trasgressioni e il giorno a menù libero concesso da molti regimi ipocalorici.
PESARSI DI MERCOLEDÌ – Se abbiamo deciso di seguire una dieta a calorie controllare, magari per rimetterci in forma prima di Natale, avremo ben presenti le indicazioni dei nutrizionisti, i quali invitano a controllare il peso una volta a settimana, per controllare i progressi compiuti: molti suggeriscono di evitare lo stress di una pesata quotidiana, nella quale il margine di miglioramento è piuttosto esiguo e viziato dalle fluttuazioni fisiologiche di peso che si registrano da un giorno all’altro e che sono poco indicative. Non tutti i giorni della settimana però sono ugualmente adatti a rivelare quale sia il nostro peso reale. Lo ha scoperto uno studio della Cornell University: è probabile pesare di più il lunedì, dopo gli inevitabili piccoli sgarri dovuti alle tentazioni del weekend, mentre il peso più basso si raggiunge il venerdì, almeno in modo temporaneo, in vista del fine settimana imminente. Sembra dunque che a metà settimana, ad esempio il mercoledì, si possa ottenere la rilevazione più realistica e coerente. La regola, come sempre, non vale per tutti: se il weekend è il momento della settimana in cui abbiamo più tempo libero e che quindi sfruttiamo per allenarci, senza cedere a tentazioni alimentari, il lunedì è un giorno in cui potremmo essere particolarmente "leggeri". La pesata del mercoledì è valida in particolare per chi svolge attività fisica regolare, anche durante i giorni feriali: in questo caso, spiegano gli studiosi, le variazioni di peso tra i fine settimana e i giorni feriali dovrebbero essere considerate normali, ricordando che le abitudini a lungo termine sono quelle che fanno la differenza, molto più di uno stravizio sporadico. È dimostrato, inoltre, che chi pratica attività fisica regolare ha maggiori probabilità di perdere peso e mantenere il dimagrimento nel tempo.
IL MATTINO È IL MOMENTO DELLA BILANCIA - Per capire quanto pesiamo realmente, e quindi se la nostra dieta sta effettivamente funzionando, è necessario pesarsi sempre nelle stesse condizioni e usando possibilmente la stessa bilancia. Il momento ideale è al mattino, subito dopo il risveglio, senza abiti addosso (anche i vestiti hanno un loro peso!) e dopo aver utilizzato la toilette. In quel momento della giornata, infatti, l’organismo non ha ancora attivato i meccanismi che influiranno sul peso nel corso della giornata. Hanno infatti un impatto sull'ago della bilancia la quantità di liquidi accumulati o persi, i carboidrati assimilati durante i pasti, l’azione dei diversi ormoni. Prestiamo attenzione anche al modo in cui la bilancia è posizionata sul pavimento: per funzionare correttamente lo strumento deve poggiare su una superficie stabile e il più possibile orizzontale, senza inclinazioni, in assenza di tappeti o altri elementi che potrebbero farlo oscillare. Saliamo quindi sulla pesa, tenendo i piedi paralleli e con il peso ben distribuito su entrambi i lati, facciamo attenzione a non muoverci e a non inclinarci in avanti per leggere il display finché la misurazione non è terminata.
LA PESATA QUOTIDIANA - Se preferiamo controllare il peso quotidianamente, magari all’inizio di un percorso dimagrante per capire se stanno procedendo in modo corretto, si tratta comunque di una opzione valida e suggerita da studi accademici come un buon strumento che può aiutare nel processo di ritorno al peso forma. L'importante è ricordare che il peso fluttua quotidianamente secondo l'influsso di vari fattori e non bisogna farsi troppo condizionare da quello che si legge sul display: l'importante è che la tendenza alla discesa, registrata su più giorni, sia costante anche se piccola, senza farsi prendere dall’euforia di un buon risultato o dallo scoraggiamento per una momentanea apparente battuta di arresto. Se poi la pesata quotidiana diventa una compulsione ed è fonte di ansia, meglio tornare al peso settimanale: anche lo stress fa ingrassare.
IL CENTIMETRO - Un altro strumento molto utile che ci può aiutare a verificare il buon andamento di una dieta è il centimetro: utilizzare un metro da sarta per misurare il girovita o il diametro dei punti critici come le cosce o le braccia, ci dà preziose indicazioni sull'efficacia della nostra dieta. da affiancare a quelle fornite dalla bilancia. Ad esempio, se insieme alla dieta abbiamo iniziato a praticare attività fisica, è possibile che, mentre bruciamo massa grassa, stia aumentando la nostra massa muscolare magra, la quale pesa più dei grassi. La bilancia non registrerà in questi casi alcuna variazione di peso, o potrebbe addirittura salire leggermente. Il centimetro ci mostrerà, però, un addome più tonico e meno voluminoso, segnale che stiamo attaccando i cuscinetti di grasso. La stessa indicazione ci arriva dall’allentamento della costrizione dei nostri vestiti, con pantaloni e cintura che stringono menò. Prima di avvertire una sensazione apprezzabile, però, occorre un certo tempo: una taglia in meno implica il calo di almeno quattro chili di peso, quindi bisogna essere a stecchetto da almeno due-tre settimane.