Nasce la fondazione Giulia Cecchettin, il padre Gino: "La violenza sulle donne è un fallimento collettivo"
A un anno dal delitto presentata alla Camera dei deputati. La sorella Elena: "Grazie a mio padre, impegno perché le nostre sorelle rimangano vive". Il card. Zuppi: "L'amore non è mai possesso, mai più femminicidi"
A un anno dall'omicidio di Giulia Cecchettin, il padre Gino ha presentato la Fondazione intitolata alla figlia per combattere la piaga dei femminicidi. "A distanza di un anno, nasce qualcosa. Questo è un segno di resilienza. Alle volte dobbiamo far nascere qualcosa di buono dalle tragedie". "La violenza di genere è frutto di un fallimento collettivo: non è solo una questione privata. Dobbiamo educare le nuove generazioni", ha aggiunto Gino Cecchettin. E la sorella Elena: "E' stato un anno difficile, di dolore e lacrime. Ma soprattutto di lotta".
Gino in lacrime: "Far crescere l'amore e non l'odio nel nome di Giulia" -
"Siamo qui per dare forma concreta a un sogno nato da una tragedia immane. A volte la vita ti sorprende e ti dà la possibilità di trasformare il dolore in uno scopo, uno scopo che è la fondazione Cecchettin che vuole essere un richiamo collettivo che ci invita a guardare oltre a noi stessi e al futuro delle giovani generazioni. Ho attraversato la morte nella sua essenza più profonda prima con la perdita di mia moglie, poi con quella di Giulia. È iniziato in me un processo all'affermazione del bene che nell'udienza di Filippo ha raggiunto la maturità perché non ho avuto il pensiero di odiarlo". Così Gino Cecchettin presentando la Fondazione Giulia Cecchettin alla Camera dei Deputati. "Nel nome di Giulia io posso scegliere di fare crescere l'amore. "Oggi ricorre un anno da quando mi hanno comunicato del ritrovamento del corpo di Giulia, scusate l'emozione, ha aggiunto Gino Cecchettin".
Elena: "Anno di dolore" -
"Un anno fa ero con una volontaria dell'associazione Penelope, tentavo di far colazione. Erano sei giorni che non riuscivo a mangiare. Ricevo una chiamata, mi dice 'Elena, torniamo a casa, dai'. 'L'hanno trovata?' 'Sì'. Un anno fa ho ricevuto la conferma che Giulia non sarebbe tornata a casa; è stato un anno difficile, di dolore, di ricordi, di lacrime. Ma soprattutto di lotta. Lotta per lei, che non c'è più". La sorella di Giulia, Elena Cecchettin, posta questo messaggio su instagram. E continua: "Oggi questa lotta prende anche la forma di un impegno. Un impegno sociale per poter iniziare un processo di cambiamento. E per tentar di impedire che nessun altro debba ricevere quella chiamata. Che le nostre sorelle rimangano vive. Questo nasce soprattutto grazie a mio padre che nonostante non abbia mai smesso di lottare con il dolore, ad oggi ha fatto tanto per tutti".
Il messaggio del card. Zuppi -
Il cardinal Matteo Zuppi, presidente della Cei, ha inviato un messaggio: "Incoraggio la Fondazione Giulia Cecchettin che oggi presenti per l'impegno che si assume nel contribuire affinché non vi siano altre vittime del sopruso e per capire e combattere la violenza e le sue cause. In questo modo ci aiuterà a comprendere che l'amore non è mai possesso, ma sempre dono e rispetto. Per quello che mi sarà possibile, cercherò di aiutarvi".
"Oggi - si legge nel messaggio di Zuppi inviato a Gino Cecchettin - presenti la Fondazione che porta il nome della tua amata Giulia, che è diventata carissima anche per ognuno di noi. Desidero far sentire la mia personale vicinanza a te, ai tuoi figli e a tutti i familiari e gli amici. Voglio esprimere il mio ringraziamento più sincero per come hai saputo affrontare con tanta umanità una tempesta che ha strappato il fiore bellissimo della vita di Giulia. Buon cammino con tanta amicizia e vicinanza".
La fondazione Giulia Cecchettin è segno resilienza -
Gino Cecchettin è presente alla Camera dei Deputati dove si è inaugurata la fondazione. "Siamo qui in un luogo culla delle istituzioni proprio per dare questo impegno e quindi lo Stato ha risposto lavorando assieme. Se siamo qui per la Fondazione Giulia vuol dire che in tanti ci siamo mossi, adoperati. Quindi ringrazio tutti quelli che mi stanno dando una mano", ha aggiunto il padre della 22enne uccisa dall'ex fidanzato.
"È un'emozione incredibile, a distanza di un anno, dalla notizia che era mancata la mia Giulia, far nascere qualcosa. Progetti di educazione all'affettività, all'amore, che erano insiti nella vita di Giulia. Noi ci stiamo lavorando come Fondazione e penso che se siamo qui così tanti qualcosa si stia muovendo". Ha detto Gino Cecchettin arrivando alla presentazione della Fondazione Giulia Cecchettin nella Sala della Regina, alla Camera dei deputati. I pilastri sono "l'educazione all'affettività, quindi formazione e lavorare di concerto con le altre associazioni e le altre fondazioni. Noi vorremmo essere inclusivi e poi aiutare le ragazze nel loro percorso di studi. La nascita della Fondazione è stata ispirata alla vita di Giulia e all'amore che provo per lei", ha aggiunto.