Serve una "maggiore coscienza quando si è alla guida". Così Paolo Colangelo, presidente di Confarca, confederazione nazionale che rappresenta oltre 2.400 tra scuole guida e studi di consulenza in tutta Italia, nella Giornata internazionale per le vittime della strada. Martedì il nuovo Codice della strada arriverà in Senato per l'approvazione finale. Obiettivo delle nuove norme, come affermato dal ministro dei Trasporti Matteo Salvini, è "scendere il prima possibile sotto i 3mila morti". Salvare vite "è una missione che deve coinvolge tutti, ogni giorno. Chi non c'è più va omaggiato anche e soprattutto con i fatti", ha quindi aggiunto Salvini.
Per Confarca fondamentale che nel testo che emergerà dalla discussione di Palazzo Madama "ci sia la stretta auspicata sull'uso dei telefonini e sull'abuso di alcol", elementi decisivi "per abbattere il numero di vittime e avvicinarci agli obiettivi prefissati dall'Unione Europea entro l'anno 2030".
I giovani tra i 20 e i 24 anni sono la fascia più a rischio -
Stando ai dati Istat, a fronte di una positiva diminuzione dei decessi, nel 2023 gli incidenti stradali sono aumentati dello 0,4%, riguardando in particolare i giovani. La fascia tra i 20 e i 24 anni è infatti quella che registra il tasso di mortalità più elevato, pari a 77 unità ogni milione di abitanti. Di segno opposto i dati sulle vittime al momento disponibili per il 2024: solo nei primi sei mesi dell'anno infatti sono state 1.429, il 4% in più del periodo gennaio-giugno 2023. Aumentano anche i numeri degli impatti con lesioni a persone (80.057; +0,9%) e dei feriti (107.643; +0,5%).