la rabbia dei progressisti

Deforestazione, si spacca la maggioranza Ursula al Parlamento Ue | I Socialisti "delusi": "La Commissione ritiri il testo"

Secondo i progressisti, il provvedimento ha perso forza a causa degli emendamenti del Ppe: In questo modo "è stata erosa la credibilità dell'Unione europea"

© Ansa

Si spacca nuovamente la maggioranza Ursula, questa volta sul dossier deforestazione. Il rinvio dell'attuazione della legge contro l'abbattimento di alberi, con alcune modifiche al testo proposte dal gruppo Ppe, è infatti passato con il sì dei Popolari, dei Conservatori, dei Patrioti e dell'ultra destra dell'Europa delle Nazioni Sovrane. Socialisti, Verdi e Sinistra hanno votato contro sia ai due emendamenti del Ppe che modificano il testo, sia nello scrutinio finale. I liberali di Renew si sono invece spaccati sul voto finale mentre sugli emendamenti ha prevalso la componente contraria, in linea quindi con i Socialisti. 

Come hanno votato gli italiani -

 Hanno votato compatte all'interno dei loro gruppi al Pe, invece, le delegazioni italiane. Favorevoli al rinvio dell'attuazione della legge contro la deforestazione Fratelli d'Italia, Lega e Forza Italia in linea con Ecr, Patrioti e Ppe. Contrari invece senza defezioni gli eurodeputati del Pd, dei Verdi e delle Sinistre Ue. Il testo, passato grazie alla cosiddetta "maggioranza Venezuela", è passato con 371 voti a favore, 240 contrari e 30 astenuti.

I Socialisti&Democratici "delusi" -

 Dopo il voto dell'Eurocamera al rinvio di un anno della legge contro la deforestazione con alcuni emendamenti proposti dal Ppe, il gruppo dei Socialisti&Democratici chiede alla Commissione europea di ritirare la sua proposta. "In coalizione con l'estrema destra, il Ppe ha indebolito le disposizioni chiave del regolamento Ue contro deforestazione", scrive il gruppo in una nota, esprimendo "profonda delusione" per quello che considera un "significativo passo indietro per gli impegni ambientali dell'Ue".

Perché S&D chiede il ritiro del provvedimento -

 Delara Burkhardt, negoziatrice S&D per la legge Ue sulla deforestazione, ha affermato: "Questo regolamento sulla deforestazione è fondamentale per garantire che i prodotti che entrano nel mercato Ue siano esenti da deforestazione, rafforzando la leadership dell'Ue negli standard ambientali globali. Mentre il Gruppo S&D era aperto al rinvio di un anno per dare alle aziende il tempo di adattarsi, ci siamo categoricamente opposti agli emendamenti indebolenti del PPE, che sono stati fatti passare con il sostegno delle fazioni di estrema destra. Consentendo l'approvazione di questi emendamenti, il Ppe ha eroso la credibilità dell'Ue nella lotta alla deforestazione, alla perdita di biodiversità e al cambiamento climatico. Hanno creato incertezza per gli operatori e i commercianti che si sforzano di rispettare il regolamento. Hanno anche creato un sistema ingiusto di doppi standard tra gli Stati membri dell'Ue, per cui diversi Stati membri saranno classificati in diverse categorie di rischio. In risposta, il Gruppo S&D chiede alla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen di ritirare completamente la proposta. Con le disposizioni fondamentali del regolamento ora compromesse, un ritardo rischia di causare un'inazione prolungata e invia un messaggio preoccupante sulle priorità ambientali dell'Ue".

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