In Giappone un cittadino statunitense di 65 anni, Steve Hayes, è stato arrestato per aver vandalizzato il santuario centenario Meiji Jingu di Tokyo, incidendo lettere su un portale torii in legno con le proprie unghie della mano destra. L'uomo arrestato, Steve Hayes, era giunto in Giappone come turista lunedì assieme alla propria famiglia. Il personale del tempio ha notato cinque lettere in carattere latino incise sul legno nel pomeriggio di martedì; la polizia di Tokyo ha arrestato l'uomo all'alba del giorno successivo.
L'uomo è riuscito a essere identificato dalla polizia grazie alle telecamere di videosorveglianza del luogo sacro, il più grande santuario shintoista del centro di Tokyo, dedicato nel 1920 all'imperatore Meiji e alla sua consorte; situato vicino alla stazione di Harajuku, è tra i più visitati.
Rintracciato in hotel, il 65enne ha ammesso i fatti. Le lettere incise in uno spazio di circa 5 centimetri per 6 su un pilastro del portale torii del santuario rappresenterebbero il nome di uno dei quattro membri della famiglia dell'americano arrestato, accusato di danni alla proprietà nel complesso del santuario nel centro della città. Il gesto sarebbe stato uno scherzo.
I funzionari del santuario Meiji avevano affermato che le incisioni non erano presenti al momento degli ultimi controlli effettuati a giugno. Un episodio analogo si era verificato presso il medesimo santuario lo scorso fine settimana. In quel caso sarebbero stati trovati caratteri kanji (la scritta sarebbe "morte") incisi su un diverso cancello torii del Meiji Jingu. Un altro turista americano, un adolescente, un mese fa si era reso protagonista di altri atti di vandalismo: era stato arrestato, stando alle cronache locali, con l'accusa di aver appiccato numerosi incendi all'esterno delle case di Tokyo.