IL NUOVO SINGOLO

Alexia riparte dalla dance e canta in inglese: "Così si è riaccesa la passione"

La cantante racconta a Tgcom24 il ritorno alla musica con il brano "I feel feelings"

di Santo Pirrotta

© Ufficio stampa

"I feel feelings" è un ritorno alle origini per Alexia. La dance e l'inglese, che hanno fatto della cantante una pop star amatissima. Il nuovo brano che esce il 15 novembre segna un grande ritorno alla musica con un inno a lasciarsi alle spalle tutte le paure. L'icona della musica dance, dopo un lungo periodo di pausa in cui si è dedicata alla famiglia, è pronta a riprendersi i palchi (italiani e internazionali) e come confessa a Tgcom24 non esclude Sanremo che l'ha vista trionfare nel 2003 con "Per dire di no".

Il nuovo brano è scritto dai Dragonette, la band canadese di musica elettronica e synthpop e vanta con la produzione di Paul Harris e Carl Ryden che hanno all’attivo diverse collaborazioni significative nel loro curriculum tra cui David Guetta, Tiesto e Kylie Minogue.

Alexia per te è un ritorno al passato...
Sentivo che era un passaggio naturale verso quello che per anni non avevo rinnegato ma mi aveva portato sofferenza. Quando io ho avuto il grande successo le critiche che mi volevano un prodotto da studio le ho sofferte, perché ho sempre studiato canto, anche lirico, ho lavorato con cover band e ho dovuto imparare a cantare qualsiasi cosa e soprattutto avere contatti con tutti gli stili musicali, anche il liscio.

E cosa è cambiato?
Mi sono resa conto che la gente era affezionata a quella tipologia di musica, a ciò che avevo raccontato in quel periodo e i sogni che avevo regalato e quest'estate ho fatto un tour dove ho cercato proprio di raccontare come stavamo bene negli anni 90, che periodo felice e leggero è stato per tutti. Ho riproposto i miei successi, ho raccontato un po' la mia storia, che cosa mi aveva ispirata e ho percepito la voglia di ritornare a cantare in questa modalità. Ma soprattutto ho cominciato a scrivere in inglese da circa due anni e a riprovare questo piacere, mi sono chiesta 'ma che cos'è che mi bloccava?, così ho voluto riprendere a cantare in inglese, è stato bellissimo.

In cosa oggi è diverso?
Non ci sono più una serie di sovrastrutture, sono grande, sono matura, tante cose me le lascio scivolare addosso e oggi mi sento nei miei panni. 

© Instagram

Il brano riparte dalle radici ma è molto moderno, fresco...
E' stato scritto altrove, da persone che non vivono questo Paese, che non hanno i problemi che ci facciamo noi. Ho ricevuto del materiale molto interessante, essendo una produzione americana abbiamo contestualizzato il progetto.

II brano invita a superare delle paure, tu che paure hai?
Sicuramente quelle di una mamma perché viviamo in una società complicata, ci sono tantissimi divari sociali che nei secoli hanno creato rabbia. Assistiamo a dei comportamenti irrazionali, in cui la maggior parte delle volte a pagare sono delle persone innocenti. Come artista ho paura di fare delle gaffe, di sbagliare i passi, però per il resto sono delle paure secondo me belle, sane, che ti portano ad avere stimoli...

Il tuo successo è esploso negli anni 90, che messaggi ti senti di dare ai ragazzi nati in quegli anni?
Il mio desiderio è quello di approcciarmi con grande positività, con energia, voglio sicuramente mandare dei messaggi importanti che sono avere i propri sogni, cercare dei punti di riferimento che non devono essere per forza un genitore, magari un insegnante o persone sane.

La tua esperienza quale è stata?
Vivendo in una cittadina di provincia tante volte mi sono sentita dire 'ma cosa vuoi fare? Sei piccolina, ma dove pensi di andare?'... ecco quelle persone te li distruggono i sogni, ti spingono a tenerti tutto dentro ed è sbagliato, quindi racconto i miei errori per cercare di dare una mano alle persone. Però questa nuova canzone e quello che verrà dopo deve essere un momento per divertirsi, per ballare...

Cosa verrà dopo?
Ci sono tante canzoni sempre scritte in inglese, ci sono dei progetti legati a dei singoli che sceglieremo in base al momento, vedremo come risponderà il pubblico, però sono tutte canzoni energiche con i testi che prestano molta attenzione alle nuove generazioni, a come le nuove generazioni si approcciano alla società, le loro lotte per raggiungere dei diritti, per avere dei riconoscimenti, per sentirsi liberi, la capacità di guardarsi allo specchio e di sentirsi forti, di sentirsi comunque in grado affrontare le difficoltà quotidiane.

Fino a qualche anno fa eri un po' diffidente nei confronti dei social, oggi invece ti diverti...
Ho trovato ovviamente dei collaboratori che hanno capito perfettamente quale fosse la mia posizione nei confronti dei social media, hanno capito che una donna della mia età doveva fare semplicemente la donna della sua età come artista, raccontare quello che fa quando fa il suo lavoro, quindi mi hanno risparmiato non so il petto di pollo alla griglia la domenica mattina o che ne so il dolce cucinato con le mie figlie che è una cosa che faccio per conto mio. Ecco ho trovato un compromesso molto giusto. 

Domanda su Sanremo, sei pronta a metterti in gioco?
Non so niente, giuro. Siamo in mille a proporci, non vorrei essere al posto di Carlo Conti. Sarebbe sicuramente una bella vetrina per dire 'eccomi, sono tornata'. Mi piacerebbe da pazzi, chissà magari sarà quest'anno, magari l'anno prossimo... mi sono proposta cercando di non andare molto lontano da ciò che sto facendo adesso, rispettando la manifestazione, perché è il Festival della canzone italiana... ora sono molto concentrata su quello che sto facendo e sono felicissima. 

Questa estate sei stata in tour, come è andata?
Ci siamo divertiti tantissimo, posso dire che è la prima volta in cui veramente non vedevo l'ora di prendere il treno, l'aereo, la macchina, il motorino, qualsiasi cosa per poter raggiungere il posto, per fare il mio concerto. Quest'estate è stato bellissimo anche perché ho ricantato le canzoni degli anni 90, ma anche le mie prima di diventare Alexia, quando cantavo con una cover band fortissima di cui ero la leader... ho riprovato quella voglia, quella passione per cui ho deciso di fare questo lavoro.

C'è stato anche un cambio di look...
Io mettevo tipo la divisa, così presa dalla disperazione (ride, ndr) con il mio staff abbiamo deciso che forse avevamo bisogno di un aiuto ed è arrivato Marco de Lucia, che in realtà conosco da 15 anni. Ha tante idee, è nata una bellissima collaborazione. Ed eccomi qui.

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