SALE LA TENSIONE

Scontri Bologna, Lepore: "Il governo ci ha mandato le camicie nere" | Salvini: "Chiudere i centri sociali, sono occupati dai comunisti"

Il sindaco del capoluogo emiliano: "Il ministero dell'Interno deve dare spiegazioni alla città, non andava gestito così l'ordine pubblico. Assurdo permettere a 300 in camicia nera di sfilare"

© Ansa

Dopo gli scontri di Bologna, al corteo dell'Anpi, tra antifascisti e militanti di CasaPound, il sindaco Matteo Lepore accusa il governo di aver mandato nelle sua città le camicie nere e afferma: "Io mi chiedo come sia possibile ancora una volta che Bologna non venga rispettata: lunedì ci sarà Giorgia Meloni in città, ci hanno mandato 300 camicie nere, noi invece vorremmo ancora chiedere i fondi per l'alluvione". La replica di Salvini, che accusa i centri sociali: "Andrebbero chiusi, sono occupati dai comunisti". 

Lepore chiede spiegazioni a Piantedosi -

 Lepore riprende: "I principali ministri del governo e il presidente del Consiglio sono venuti in tre giorni, e esattamente in mezzo arrivano i Patrioti CasaPound. Non andava gestito così l'ordine pubblico, credo che il ministero dell'Interno su questo debba dare spiegazioni alla città di Bologna". E Schlein: "La città non merita uno sfregio fascista"

Salvini: chiudere i centri sociali -

 Il vicepremier Matteo Salvini commenta così gli scontri di sabato, durante un incontro con i cittadini in vista delle elezioni regionali in Umbria: "Immagini vergognose e inaccettabili da Milano e Bologna, bisogna chiuderli questi centri sociali occupati dai comunisti e lo chiederò oggi stesso al ministro Piantedosi. Chiederò una ricognizione di tutti i centri sociali di sinistra occupati abusivamente perché sono covi di delinquenti". 

Lepore: forze dell'ordine contrarie alla manifestazione dei patrioti -

 Lepore invece, tornando  sulle tensioni, ha detto: "Nel comitato per l'ordine pubblico, parlandone con il prefetto, il vicequestore e tutti i rappresentanti delle forze dell'ordine, c'era contrarietà a svolgere questa manifestazione dei patrioti a pochi passi dalla stazione di Bologna. Poi evidentemente qualcuno da Roma ha chiamato e le cose sono cambiate". E ancora: "Io credo che sia grave che chi ha la responsabilità di gestire l'ordine pubblico abbia permesso a 300 persone vestite in camicia nera di entrare nella nostra città e sfilare di fronte alla stazione del 2 agosto. Noi eravamo contrari e abbiamo chiesto che questa cosa non si facesse anche perché avrebbe creato problemi di ordine pubblico, avrebbe messo a rischio l'incolumità di tante persone, come si è visto sabato. Purtroppo questo è accaduto. Mi aspetto che lunedì la presidente Meloni, invece che commentare disordini e cavarsela con poco, dica alla città di Bologna cosa possiamo fare insieme per rimettere a posto tutta l'area metropolitana che è stata colpita dall'alluvione".