È in libreria "Zodiac" (Oblomov Edizioni, 176 pp., 20 euro), il graphic memoir di Ai Weiwei, artista e dissidente divenuto leggenda. Un viaggio che attraversa spazio, mito e realtà. Prendendo spunto dai dodici segni dell'oroscopo cinese, presenti in molte sue opere, e alle caratteristiche umane a essi associate, Ai Weiwei, artista e dissidente politico, racconta la storia della Cina intrecciandola con quella della sua vita e della propria evoluzione artistica, approdando a una riflessione sul ruolo dell'arte e dell'artista nel mondo. Una narrazione che procede avanti e indietro nel tempo, rispecchiando così il funzionamento della memoria e il nostro rapporto con il tempo. Un fumetto che - in pieno stile Ai Weiwei - unisce folklore cinese, vicende biografiche e riflessioni sul clima socio-politico dei nostri giorni.
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Disegnato da Gianluca Costantini e con la sceneggiatura di Elettra Stamboulis, "Zodiac" dedica particolare attenzione ai mesi trascorsi da Ai Weiwei in prigione, la sua infanzia in esilio, e la difficile decisione di lasciare la famiglia per studiare arte in America. E poi ancora l'amore per i fumetti, il rapporto con il padre, condannato dal regime cinese ai lavori forzati, e il successo globale ottenuto grazie alle sue opere spettacolari.
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