Ribaltati i sondaggi

Donald Trump eletto 47esimo presidente degli Stati Uniti: "Sarà l'età dell'oro dell'America, fermerò le guerre"

Con una valanga di voti il tycon ritorna alla Casa Bianca. I segreti del successo: la famiglia, una campagna elettorale spregiudicata e la carta Elon Musk

© Afp

Donald Trump torna alla Casa Bianca e con una cavalcata trionfale è stato eletto 47esimo presidente degli Stati Uniti. Non ha aspettato i risultati definitivi, già martedì notte ha fatto il suo discorso di proclamazione. "È stata una magnifica vittoria del popolo americano", "l'America ci ha dato un mandato senza precedenti", ha detto il repubblicano parlando al suo 'watch-party' organizzato a West Palm Beach, in Florida, poco dopo che le proiezioni di Decision Desk HQ e Fox News lo avevano dato vincitore contro Kamala Harris.

I ringraziamenti alla famiglia -

  "Voglio ringraziare il popolo americano per lo straordinario onore di essere stato eletto 47esimo presidente", ha detto Trump, accompagnato sul palco da tutta la famiglia, con la sempre elegantissima moglie Melania e i figli, promettendo alla folla di sostenitori che "aiuteremo il Paese a guarire". Il ritorno di Trump, che 4 anni fa non aveva accettato la sconfitta scatenando la rivolta di Capitol Hill, arriva al termine di una campagna travagliata e piena di colpi di scena, passata per due attentati al tycoon e il ritiro di Joe Biden dalla corsa in favore di Harris. Decisivi per Trump sono stati, com'era atteso, gli Stati chiave. Dei 7 cosiddetti "swing State" - cioè Arizona, Georgia, Michigan, Nevada, North Carolina, Pennsylvania e Wisconsin - al tycoon ne sono stati assegnati inizialmente con certezza tre, North Carolina, Georgia e soprattutto la Pennsylvania, considerato il più cruciale degli Stati chiave per il suo bottino di 19 voti elettorali. Poi la vittoria è scattata quando è stato dato vincitore anche in Wisconsin, che lo ha fatto volare a 277 voti elettorali contro i 224 della vicepresidente Dem.

Donald Trump ottiene il controllo del Senato -

  Oltre che nella corsa per la Casa Bianca, i repubblicani sono andati bene anche al Congresso, riconquistando ufficialmente la maggioranza al Senato, dopo 4 anni di opposizione, dopo che la senatrice Deb Fischer si è assicurata la rielezione in Nebraska. Il controllo della Camera invece viene ancora ritenuto 'too close to call'; il Gop spera naturalmente di mantenerlo, perché questo gli garantirebbe mano libera a Washington per l'agenda di Trump.

Quanto vale l'appoggio di Musk a Trump -

  Nel suo discorso della vittoria Trump ha citato Elon Musk, definendolo un "supergenio" e ringraziandolo per il suo sostegno. Ha promesso che combatterà "tutti i giorni per voi fino all'ultimo respiro" e "sarà l'età dell'oro dell'America", e ha fatto un riferimento alla situazione internazionale: "Dicono che inizierò delle guerre, ma non lo farò, vi metterò fine". Sul palco con lui ha chiamato a parlare anche il suo vice con cui ha corso in ticket, JD Vance, che ha assicurato che "sotto la guida del presidente Trump non smetteremo mai di lottare per voi, per i vostri sogni, per il futuro dei vostri figli e, dopo la più grande rimonta politica della storia americana, guideremo la più grande rimonta economica della storia americana".

Le reazioni all'elezione di Trump in tutto il mondo -

  Le reazioni all'elezione di Trump sono arrivate da tutto il mondo. Fra i primi a congratularsi il premier ungherese Viktor Orban, che ha parlato di "vittoria molto necessaria per il mondo", e il premier israeliano Benjamin Netanyahu, che ha parlato di "vittoria enorme" che "offre un potente nuovo impegno per la grande alleanza fra Israele e l'America". Dall'Ue, la presidente della Commissione Ursula von der Leyen ha sottolineato che "l'Unione europea e gli Stati Uniti sono più che semplici alleati". La premier Giorgia Meloni ha rimarcato che "Italia e Stati Uniti sono nazioni 'sorelle', legate da un'alleanza incrollabile, valori comuni e una storica amicizia. È un legame strategico, che sono certa ora rafforzeremo ancora di più", mentre per il vice premier e ministro degli Esteri Antonio Tajani "le relazioni transatlantiche sono una priorità per l'Italia insieme ai rapporti con l'Ue" e "sono convinto che collaboreremo bene anche con l'amministrazione Trump".

Congratulazioni sono arrivate anche dal premier spagnolo Pedro Sanchez e da quello britannico Keir Starmer, nonchè dal presidente francese Emmanuel Macron e dal cancelliere Olaf Scholz, che hanno avuto un colloquio telefonico in merito concordando di lavorare "per un'Europa più unita, più forte, più sovrana in questo nuovo contesto". "Non vedo l'ora di lavorare ancora con lui per promuovere la pace attraverso la forza della Nato", ha detto il numero uno dell'Alleanza, Mark Rutte. Il presidente dell'Ucraina, Volodymyr Zelensky, ricordando il "grande" incontro di settembre negli Usa con Trump, con cui aveva parlato del partenariato strategico fra Ucraina e Stati Uniti e del Piano per la vittoria, ha sottolineato l'apprezzamento per "l'impegno del presidente Trump per l'approccio 'pace attraverso la forza' negli affari globali".

I silenzi e i sussurri di Russia e Cina -

 Il Cremlino ha invece fatto sapere che Vladimir Putin non ha intenzione di congratularsi, mentre la Cina ha evidenziato che auspica "rispetto reciproco e coesistenza pacifica" e l'Iran ha chiarito che "non importa chi diventerà presidente degli Stati Uniti, perché i nostri piani sono già stati fatti". "Non siamo preoccupati per la rielezione di Trump e non conosciamo alcuna differenza" tra Trump e Biden, ha precisato la portavoce del governo di Teheran, Fatemeh Mohajerani.

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