e' il 47esimo presidente degli Stati Uniti

Donald Trump vince le elezioni Usa 2024, le reazioni politiche da Orban alla Meloni

Il premier ungherese si congratula con il futuro inquilino della Casa Bianca. Il capo del governo italiano: "Italia e Stati Uniti nazioni 'sorelle'". Matteo Salvini: "Ha vinto il buonsenso". Il messaggio "segreto" di Putin

Donald Trump ha vinto, per la seconda volta (la prima nel 2016), le elezioni Usa 2024. Quando ancora è in corso lo spoglio delle schede elettorali è stata annunciata la sua vittoria: è il 47esimo presidente degli Stati Uniti d'America. Dopo l'annuncio sono arrivate le reazioni del mondo politico internazionale, da Orban alla Meloni a Zelensky a Macron, sostenitori e oppositori si sono congratulati con il nuovo inquilino della Casa Bianca. E ci sono anche le congratulazioni "segrete" di Putin

Meloni: "Sincere congratulazioni a Donald Trump" -

 A stretto giro dall'annuncio di vittoria, è arrivato il commento del presidente del Consiglio italiano, Giorgia Meloni, che si è congratulata con Donald Trump per il risultato raggiunto.

"A nome mio e del governo italiano, le più sincere congratulazioni al presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump. Italia e Stati Uniti sono Nazioni 'sorelle', legate da un'alleanza incrollabile, valori comuni e una storica amicizia. È un legame strategico, che sono certa ora rafforzeremo ancora di più. Buon lavoro presidente", ha evidenziato Giorgia Meloni. 

Mattarella: "Legame euroatlantico inscindibile, lavorare insieme" -

  I legami tra Usa e Italia "che includono l'imprescindibile dimensione euro-atlantica, sono di vitale importanza, ancor più nell'attuale contesto internazionale segnato da conflitti e focolai di instabilità. Nella ricerca di soluzioni efficaci alle gravi crisi del presente Roma conferma la sua ferma volontà di lavorare d'intesa con Washington, bilateralmente e in tutti consessi multilaterali, oltre che nella cornice delle relazioni tra gli Stati Uniti e l'Unione Europea". Lo ha scritto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel messaggio inviato a Trump. "A nome della Repubblica italiana le porgo i migliori auguri di benessere per la sua persona e di prosperità per l'amico popolo statunitense", ha concluso il Capo dello Stato.

Starmer: "Storica vittoria elettorale" -

 Il premier britannico, Keir Starmer, si è congratulato con Donald Trump per la sua "storica vittoria elettorale" nelle presidenziali Usa, sottolineando di "non veder l'ora di lavorare" con lui. "In quanto stretti alleati, siamo fianco a fianco in difesa dei nostri valori condivisi di libertà, democrazia e spirito imprenditoriale", ha continuato il primo ministro laburista. 

Medvedev: "Trump sarà costretto ad aiutare ancora l'Ucraina" -

 Il vincitore delle elezioni presidenziali negli Stati Uniti, Donald Trump, è un rappresentante istituzionale "testardo", ma "il sistema è più forte" di lui. Lo ha sostenuto il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo, Dmitrij Medvedev, in un messaggio pubblicato sul suo canale Telegram. Medvedev ha osservato che Trump "non ama spendere soldi per vari tirapiedi e parassiti", che includono l'Ucraina. Secondo l'ex presidente russo, questo fatto "sarà utile per la Russia". "La domanda è quanto sarà costretto a dare Trump per la guerra. E' testardo, ma il sistema è più forte", ha dichiarato ancora Medvedev. Il funzionario russo si è detto anche sicuro che la dirigenza ucraina non sara' contenta della vittoria del candidato repubblicano.

Putin si congratula con Trump "tramite alcuni amici" -

 Anche da Putin sarebbero arrivate le congratulazioni a Trump, ma non ufficialmente, bensì segretamente "tramite amici". Lo riferisce la pubblicazione russa Verstka con riferimento a sue fonti ("fonti parlamentari e vicine al Cremlino") e al ministero degli Affari esteri russi. "L'elite russa spera che, dopo la vittoria di Donald Trump alle elezioni americane, le relazioni tra Washington e Mosca possano migliorare e il sostegno Usa all'Ucraina diminuisca. Per questo motivo, secondo i rappresentanti politici, la posizione delle truppe russe al fronte migliorerà. Tuttavia, non è ancora chiaro quali passi il Cremlino si aspetti da Trump", si legge in russo sul sito del media. 

Orban: "Una vittoria enorme -

 "Il più grande ritorno nella storia politica degli Stati Uniti! Congratulazioni al presidente Donald Trump per la sua enorme vittoria. Una vittoria necessaria per il mondo!", ha affermato su X il premier ungherese, Viktor Orban.

Von der Leyen: "Non vedo l'ora di lavorare di nuovo con il presidente Trump" -

 "Mi congratulo vivamente con Donald J. Trump per la sua elezione a 47° Presidente degli Stati Uniti d'America. Non vedo l'ora di lavorare di nuovo con il presidente Trump per promuovere una forte agenda transatlantica". Lo ha affermato in una nota la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. "L'Unione europea e gli Stati Uniti sono più che semplici alleati. Siamo legati da una vera partnership tra i nostri popoli, che unisce 800 milioni di cittadini - ha aggiunto -. Questo legame è profondo, radicato nella nostra storia comune, nell'impegno per la libertà e la democrazia e negli obiettivi comuni di sicurezza e opportunità per tutti. Lavoriamo insieme a una partnership transatlantica che continui a dare risultati per i nostri cittadini. Milioni di posti di lavoro e miliardi di scambi e investimenti su entrambe le sponde dell'Atlantico dipendono dal dinamismo e dalla stabilità delle nostre relazioni economiche".

Zelensky: "Vittoria impressionante" -

 Anche il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, si è congratulato con Trump per la sua "impressionante" vittoria alle elezioni presidenziali americane. Zeklensky si augura che la vittoria di Trump "aiuterà l'Ucraina a ottenere una pace giusta".

Netanyahu: "Il più grande ritorno della storia" -

 Il primo ministro Benjamin Netanyahu e la moglie Sara si sono congratulati con Donald e Melania Trump per la vittoria dell'ex presidente degli Stati Uniti alle elezioni. "Congratulazioni per il più grande ritorno della storia!", ha scritto sui social. "Il suo storico ritorno alla Casa Bianca offre un nuovo inizio per l'America e un forte impegno a favore della grande alleanza tra Israele e America. Questa è una vittoria enorme!", ha aggiunto.

La Russa: "Vittoria Trump ci impone di non essere sudditi" -

 "Credo che il presidente del Consiglio mantenendo un riserbo in tutta questa vicenda di campagna elettorale abbia indicato la strada: quello che conta è capire qual è il bene dell'Italia, e il bene dell'Italia è avere rapporti ottimi con chiunque dei due avesse vinto. Ha vinto Trump e l'Italia deve avere un rapporto ottimo con gli Stati Uniti". Lo ha detto il presidente del Senato, Ignazio La Russa.

"Questa è una grande occasione nella quale l'Europa deve cimentarsi in una impresa ardua, quella di diventare alleati credibili e leali degli Stati Uniti ma non un po' troppo sudditi, la vittoria di Trump ci impone di non essere sudditi perché non lo vogliono neanche gli Stati Uniti, vogliono che si abbia una capacità di essere alla pari, anche negli investimenti, in tutto. È bello questo compito che la vittoria di Trump affida involontariamente all'Europa, di sapersi ergere a svolgere un ruolo più autonomo, leale ma più indipendente, più conscio delle proprie responsabilità", ha concluso La Russa.

Tajani: "Ho lavorato bene con l'amministrazione Biden, e sarà così anche con Trump" -

 L'Italia "ha lavorato bene con la prima amministrazione guidata da Donald Trump e con quella di Joe Biden, e sarà così anche con la nuova presidenza statunitense". Lo ha detto il vicepresidente del Consiglio e ministro degli Esteri Antonio Tajani. "Siamo un Paese amico e con grande sincerità e amicizia sono convinto che collaboreremo bene anche con l'amministrazione Trump", ha aggiunto. Tajani ha fatto sapere, inoltre, che al termine della sua visita in Cina, domenica, parteciperà alla festa dei Marines statunitensi in Italia, un fatto simbolo della volontà di "rinsaldare i rapporti".

Salvini: "Ha vinto il buonsenso" -

 "Lotta all'immigrazione clandestina e taglio delle tasse, radici cristiane e ritorno alla pace, libertà di pensiero e no ai processi politici. Anche negli Usa vincono buonsenso, passione e futuro! Buon lavoro, Presidente Donald Trump". Lo ha dichiarato il vicepremier e leader della Lega, Matteo Salvini, commentando le elezioni statunitensi.

Schlein: "Una brutta notizia per l'Europa e per l'Italia" -

 "L'elezione di Trump negli Stati Uniti", per la segretaria del Pd Elly Schlein, "è una brutta notizia per l'Europa e una brutta notizia per l'Italia. Non solo perché anche in questi ultimi giorni ha dichiarato di nuovo la sua ostilità verso l'Unione europea, ma anche per quello che ne conseguirà in termini di politiche economiche". Lo ha detto rispondendo ai giornalisti nel corso di una sua visita a Terni. "Chi oggi lo festeggia per ragioni di bandiera - ha proseguito Schlein - smetterà presto quando gli effetti di una nuova politica protezionistica colpiranno le imprese e in lavoratori in Europa e anche qui nel nostro Paese".

Macron: "Pronto a lavorare insieme" -

 "Congratulazioni, presidente Donald Trump. Pronto a lavorare insieme, come abbiamo fatto per quattro anni, con le vostre convinzioni e le mie. Con rispetto e ambizione. Per più pace e prosperità". Così su X il presidente francese, Emmanuel Macron, che ha pubblicato un post in francese e uno in inglese.

La Cina auspica "rispetto reciproco" -

 "Continueremo a considerare e gestire le relazioni sino-americane sulla base dei principi del rispetto reciproco, della coesistenza pacifica e della cooperazione vantaggiosa per tutti". Lo ha detto la portavoce del ministero degli Esteri cinese Mao Ning nel corso di una conferenza stampa, a proposito delle elezioni Usa. "La nostra politica nei confronti degli Stati Uniti è coerente", ha continuato Mao Ning, che non ha commentato direttamente la possibile rielezione di Trump, affermando che "le elezioni presidenziali americane sono una questione interna degli Stati Uniti". "Rispettiamo la scelta del popolo americano", ha rimarcato.

Il commento algido dell'Iran: "Trump o Harris, non fa alcuna differenza" -

 "Non importa chi diventerà presidente degli Stati Uniti, perché i nostri piani sono già stati fatti". Così la portavoce del governo iraniano Fatemeh Mohajerani, citato dall'agenzia Isna. "Non siamo preoccupati per la rielezione di Trump e non conosciamo alcuna differenza" tra Trump e Harris. "Le sanzioni hanno rafforzato il potere interno dell'Iran e noi abbiamo il potere di affrontare nuove sanzioni", ha aggiunto.

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