Le elezioni presidenziali Usa 2024 hanno coinciso in diversi Stati con il voto su alcuni referendum, la maggior parte dei quali contro le restrizioni all'aborto. In Florida la chiamata alle urne sul tema è stato un flop, non essendo stato raggiunto il 60% dei voti necessari. Resta quindi in vigore l'attuale legge che non permette di interrompere la gravidanza dopo le sei settimane. Passa invece il referendum in Colorado che sancisce il diritto all'aborto in Costituzione. Stessa cosa in Maryland, New York, Arizona e Missouri, che porta il diritto all'aborto fino alla vitalità fetale, ovvero a circa 24 settimane di gravidanza. Gli Stati chiamati ad esprimersi sono stati Montana, Arizona, Missouri, Nebraska, Colorado, Florida, Maryland, Nevada, New York e South Dakota.
Nebraska conferma divieto di aborto dopo le 12 settimane -
Il Nebraska ha votato per confermare il divieto di aborto, che mette al bando la procedura dopo 12 settimane di gravidanza. Gli elettori del Nebraska hanno scelto tra due misure concorrenti: una che sancisce l'attuale divieto di 12 settimane e un'altra che avrebbe modificato la costituzione dello Stato per proteggere il diritto all'aborto fino alla vitalità, ovvero circa 24 settimane. La misura più restrittiva sembra aver vinto con poco più del 50% dei voti. È stata solo la seconda sconfitta della serata per i sostenitori del diritto all'aborto.
Vincono i no anche in South Dakota -
Anche nel South Dakota è fallito il referendum che avrebbe ripristinato le protezioni di Roe vs Wade, che è stata ribaltata dalla corte suprema due anni fa. È stata respinta dal 61% degli elettori, con il 39% che ha votato a favore.
La vittoria dei sì in Nevada -
Vincono invece i sì in Nevada: la nuova misura inserirà il diritto all'aborto nella costituzione dello Stato, ma gli elettori dovranno approvarla di nuovo nel 2026. Gli aborti sono già accessibili nello Stato fino a 24 settimane di gravidanza, con eccezioni per proteggere la vita o la salute di una madre.
In California passa referendum per pene più dure per reati minori -
Gli elettori della California hanno approvato la cosiddetta Proposta 36 un'iniziativa referendaria dura contro la criminalità che rafforzerebbe le pene per alcuni reati legati a furto e droga, criticando le politiche progressiste che avevano reso lo stato un leader nazionale in materia di giustizia razziale e riabilitazione. L'approvazione della Proposta 36 segnala la reazione degli elettori contro la svolta progressista della California sulla giustizia penale. La Proposta 36, una proposta sostenuta da una coalizione di procuratori e grandi catene di vendita al dettaglio come Walmart e Target, riclassificherà alcuni reati legati a furto e droga come possibili reati gravi anziché reati minori e introdurrà un trattamento farmacologico obbligatorio per alcuni recidivi.