Imprenditore, conduttore televisivo e politico, Donald Trump è una delle figure più celebri e divisive della storia americana dei nostri giorni. È stato il 45º Presidente degli Stati Uniti d'America, restando in carica dal 20 gennaio 2017 al 20 gennaio 2021. Per gli avversari un uomo narcisista, misogino, autoritario, duro, volgare, re degli eccessi, discutibile da un punto di vista etico e morale e il primo ex Presidente della storia statunitense a essere stato incriminato. Ma l'altra metà d'America, invece, si identifica in lui, convinta di parlare la stessa lingua: per decine di milioni di americani il tycoon è un leader anti-sistema, deciso, autorevole, dotato di un innato pragmatismo e di grandi abilità comunicative. Non certo un criminale, ma un perseguitato politico che combatte e sopravvive anche agli attentati.
Sicuramente una personalità in grado di far parlare di sè, non solo in questi ultimi anni in cui The Donald si è dedicato alla politica. La presidenza degli Stati Uniti è infatti solo l’ultimo capitolo di una lunga carriera che, prima delle elezioni del 2016, non lo aveva mai visto scendere attivamente in campo.
Donald John Trump nasce il 14 giugno 1946 a New York. La sua carriera inizia nel settore immobiliare, dove segue le orme del padre. Donald, si capisce fin da subito, non ha un carattere facile e si mette in cattiva luce fin dai tempi della scuola per la sua disciplina non proprio impeccabile. A 13 anni viene allora iscritto dai genitori ad un’accademia militare, la “New York Military Academy”. Diventa anche capitano della squadra di baseball.
Si laurea nel 1968 in Economia e Finanza in una delle business school più famose ed esclusive d'America, la Wharton School of the University of Pennsylvania, ed entra a lavorare nella società immobiliare del padre: la Trump Organization.
Nel 1971 Trump sposta la sua residenza a Manhattan e inizia a realizzare grandi costruzioni. Una di queste è il Grand Hyatt. Il suo nome comincia a circolare in città, soprattutto sulla carta stampata. Donald approfitta della ricchezza e dei contatti del padre Fred che negli anni '70 era una delle persone più ricche negli Stati Uniti.
Trump costruisce un impero immobiliare, sviluppando grattacieli, hotel, resort e campi da golf in tutto il mondo.
Nel 1983 completa lo sviluppo della Trump Tower, un grattacielo di quasi sessanta piani nato dalla demolizione del grande magazzino in stile art déco Bonwit Teller. Intanto investe sui casinò e in altre strutture alberghiere, esponendo il proprio nome e le sue garanzie economiche ben oltre il dovuto. Nel 1988 diventa il proprietario dello storico Hotel Plaza di New York, che mantiene fino al 1998. La sua Trump Organization diventa a tutti gli effetti un’importante immobiliare del lusso.
Oltre al settore edile, Trump si è fatto strada anche nel mondo dello spettacolo. È stato proprietario dei concorsi di bellezza Miss Universo, Miss America e Miss Teen Usa, per poi consolidare la sua fama come conduttore e creatore di un reality show
A partire dalla fine degli anni Ottanta, la vita di Donald Trump inizia a intrecciarsi con la politica quando esplora l'idea di candidarsi per la presidenza degli Usa, ma alla fine lascia cadere l’idea. La vera corsa alla Casa Bianca di Donald Trump parte infatti proprio con le presidenziali del 2016 al termine del doppio mandato di Barack Obama.
Contrapposto a Hillary Clinton, inizialmente favorita, decide di organizzare un’intensa campagna elettorale in tutto il Paese che, nonostante alcune controversie e diversi scandali, lo porta a vincere pur non avendo mai ricoperto in passato una carica politica. Il suo unico mandato si conclude ufficialmente nel 2020 con l’elezione di Joe Biden, dopo aver perso lo scontro diretto contro il democratico. Durante la sua presidenza adotta diverse politiche tra cui tagli fiscali, deregolamentazione e rinegoziazione degli accordi commerciali. Promette politiche restrittive sull'immigrazione e la costruzione di un muro lungo il confine tra Stati Uniti e Messico. Una posizione che lo ha lanciato, interpretando il sentimento di pancia dei bianchi della classe media e bassa rurale, che sentivano l’America sfuggire di mano. Da Presidente affronta critiche sia a livello nazionale sia internazionale per alcune delle sue decisioni e dichiarazioni. Durante il suo mandato, affronta un'indagine di impeachment e alcune delle sue politiche sono state oggetto di contestazioni e cause legali.
La sua presidenza si conclude il 20 gennaio 2021, quando Joe Biden viene nominato 46º Presidente degli Stati Uniti. La sconfitta contro il democratico alle elezioni 2020 ha rappresentato un altro tassello importante del percorso politico di Trump che non accetta il verdetto delle urne. Il 6 gennaio 2021, giorno in cui era prevista la certificazione della vittoria di Biden da parte del Congresso, i sostenitori di Trump assaltano il Campidoglio dopo un discorso del tycoon. Da allora, varie inchieste sono state aperte riguardo i presunti tentativi di ribaltare la sconfitta elettorale del 2020.
Donald Trump nel corso degli anni ha avuto molti problemi con la giustizia. Oltre a essere finito per due volte sotto impeachment, processato (ma non condannato) dal Congresso di Washington, è anche il primo leader politico Usa ad essere passato dalla Casa Bianca alle incriminazioni e anche alle condanne penali. Ritenuto responsabile per i 34 capi d'imputazione, è stato accusato di falsificazione di documenti aziendali per pagare la pornostar Stormy Daniels con cui aveva avuto una relazione, diventando così il primo ex presidente Usa a essere condannato per un crimine.
Donald Trump ha cinque figli nella sua vita si sposa tre volte. Dal 1977 al 1992 con la modella cecoslovacca Ivana Marie Zelnikova (morta nel 2022). La coppia ha avuto tre figli: Donald John Trump jr, Ivanka Marie Trump ed Eric Frederic Trump. Dal 1993 al 1999 con Marla Maples, attrice. Dalla loro unione è nata una figlia, Tiffany. Dal 2005 con la modella slovena Melania Knauss (ma la relazione dura dal 1998), con cui ha avuto il quinto figlio, Barron William.
Come può un uomo politico come Trump, inviso a molte donne, a una parte degli stessi Repubblicani, aver rafforzato così il suo potere? In un America divisa che cerca una strada Trump riesce a trasmettere forza - come dimenticare quando si è sollevato con un pugno alzato dopo aver subito un attentato - sicurezza e pragmatismo, tenendo lontano tutto ciò che è politicamente corretto. E' un veterano della tv che riesce a trasformare tutto in uno show di cui inevitabilmente lui diventa protagonista. Intercetta con facilità le paure politiche più profonde d'America, come i dati economici - inflazione in testa - e il timore di un ingresso incontrollato di immigrati. Così Trump con tutte le sue contraddizioni, i suoi eccessi discutibili e la sua imprevedibilità è riuscito di nuovo nell'impresa di allargare addirittura il suo perimetro di gradimento anche alle minoranze. Il Tycoon torna alla Casa Bianca rafforzato: con il suo "Maga" (Make America Great Again) sembra aver davvero stregato gli americani.