NUOVO ALBUM

Halsey per rinascere impersona 18 icone del pop-rock: ecco "The Great Impersonator"

È uscito il nuovo album della popstar americana, che esplora, nell'arco di 18 brani, generi e stili che vanno dagli anni 60 ai 2000

© Ufficio stampa

Halsey è tornata e per ripartire dopo un periodo difficile a causa di grossi problemi di salute, l'artista americana ha messo insieme 18 brani in cui esplora il tempo e il destino, e che tipo di artista sarebbe se fosse esistita in decenni diversi. È questo "The Great Impersonator", un album ricco e multiforme, in cui in ogni brano Halsey si rifà a un'icona del pop-rock, da Joni Mitchell a Bjork, passando David Bowie, Tori Amos, Cher, Bruce Springsteen e tanti altri. Un'impersonificazione completa al punto che per preparare il lancio del disco Halsey ha fatto una campagna social in cui per ogni canzone si è presentata con le fattezze dell'artista che l'ha ispirata. 

Qualche mese fa, al momento di lanciare il primo singolo "The End", la popstar aveva rivelato di essere affetta da lupus e leucemia, e di star combattendo un'impegnativa battaglia per la sua salute. Difficoltà che sicuramente hanno influito sulla scrittura di questo lavoro che già da "The End" aveva spiazzato molti fan. Una ballad intimista e acustica (non a caso il riferimento in questo caso è a Joni Mitchell) che rispetto all'album precedente, "If I Can't Have Love, I Have Power", prodotto da Trent Reznor e decisamente spinto verso suoni industrial, era parsa una completa inversione a U. D'altro canto da quel disco a oggi di acqua sotto i ponti ne è passata parecchia: oltre alla malattia Halsey ha affrontato una rottura traumatica con la sua vecchia etichetta ed è diventata mamma.  

E infatti "The Great Impersonator" è molto più di quell'antipasto, come hanno dimostrato poi gli estratti successivi che hanno anticipato l'album. Il grande punto di domanda di fronte a un lavoro in cui Halsey si cala nelle personalità di 18 grandi artisti è: dov'è la vera Halsey? Sicuramente se i modelli di riferimento sono il punto di partenza, la cantante fa poi di tutto per portare nel proprio mondo quelle personalità, ma allo stesso tempo i punti di riferimenti sono talmente tanti e variegati che il rischio di perdere il fuoco è dietro l'angolo. "The Great Impersonator" finisce così con l'essere un lavoro importante, sia come concept che come impegno produttivo, e che conferma Halsey come una delle popstar più eccletiche e interessanti, ma dove probabilmente la carne al fuoco che è stata messa è un po' troppa. 

La tracklist di "The Great Impersonator"

Only Living Girl in LA

Ego

Dog Years

Letter to God (1974)

Panic Attack

The End

I Believe in Magic

Letter to God (1983)

Hometown

I Never Loved You

Darwinism

Lonely is the Muse

Arsonist

Life of the Spider (Draft)

Hurt Feelings

Lucky

Letter to God (1998)

The Great Impersonator

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