Sono passati tre anni dal criptico annuncio di un nuovo videogioco dedicato a Indiana Jones, ma finalmente la nuova avventura virtuale del celebre archeologo creato da George Lucas sta per arrivare: Indiana Jones e l'antico Cerchio, infatti, chiuderà il 2024 dei videogiochi offrendo una nuova epopea che porterà i giocatori in giro per il mondo, proponendo una formula di gioco inconsueta per il genere di riferimento.
Tgcom24 e Mastergame hanno provato in anteprima una versione avanzata del progetto in lavorazione presso il team svedese MachineGames sotto la supervisione di Todd Howard (game director di Fallout, The Elder Scrolls e Starfield) e degli studi Bethesda, sperimentando l'avventura del personaggio interpretato sul grande schermo da Harrison Ford (il cui volto è stato utilizzato anche per questa versione del protagonista) attraverso tre missioni distinte.
DAL CONNECTICUT AL VATICANO -
La demo messa a disposizione da Bethesda durante un evento organizzato a Londra ci ha permesso di muovere i primi passi in compagnia di un giovane Henry "Indiana" Jones Jr., che qui prende vita grazie all'attore Troy Baker (Joel di "The Last of Us"). Dopo un incipit che ci ha permesso di esplorare una ricostruzione digitale del Marshall College (l'istituto in cui Indy lavora come professore di archeologia) per confrontarci contro un losco figuro intento a rubare un misterioso artefatto, la missione dell'eroe ci porterà ben presto a viaggiare in direzione del Vaticano, che vista l'ambientazione della storia (nel 1937, tra gli eventi dei film "I predatori dell'arca perduta" e "L'ultima crociata"), sarà letteralmente invaso da nazisti e fascisti. Il protagonista deve infiltrarsi a Castel Sant'Angelo per scoprire la verità sul leggendario "antico Cerchio" e sul suo potere ancestrale.
La particolarità maggiore di Indiana Jones e l'antico Cerchio risiede nella sua impostazione di gioco: al contrario di altre esperienze come Tomb Raider o Uncharted, il videogioco di Bethesda rispetta pienamente il DNA del team di sviluppo svedese salito alla ribalta dopo l'ottimo lavoro di ammodernamento svolto con la saga di Wolfenstin. È possibile gestire Indiana Jones rigorosamente con una visuale in prima persona (con sporadici passaggi alla terza persona durante l'esplorazione e negli immancabili filmati), e ciò porta a tutta una serie di differenze rispetto alle gesta di Lara Croft o Nathan Drake. Si combatte in prima persona, si esplora in prima persona, si risolvono enigmi in prima persona: ogni singola cosa contribuisce a trasformare chi impugna il controller nel celebre Indiana Jones, ad armarci di frusta, fedora e dell'immancabile tenuta da esploratore vista sul grande schermo.
Se una simile scelta potrebbe far storcere il naso a coloro che speravano in un gioco d'azione e avventura in terza persona, all'atto pratico si conferma una mossa vincente che dona a Indiana Jones e l'antico Cerchio un'identità ben precisa, diversa dal solito: Indy può colpire gli avversari usando pugni o armi improvvisate, parare e schivare gli attacchi, usare la frusta per arrampicarsi o per sorprendere i nemici con un colpo in faccia o uno strattone, o ricorrere alle armi da fuoco raccolte qua e là quando la situazione diventa impossibile o la resistenza di Indy (che si consuma a ogni sforzo) si esaurisce. Contrariamente alle aspettative, visto il pedigree dello studio, il nuovo gioco di Indiana Jones punta maggiormente sull'avventura, spingendo spesso e volentieri a ricorrere alla furtività, a cercare un percorso alternativo per non cimentarsi in un combattimento che potrebbe risultare letale.
D'altronde, Indiana Jones è "solo" un archeologo molto astuto e non un supereroe, e ha perfettamente senso che MachineGames abbia deciso di abbracciare totalmente lo spirito del personaggio senza snaturarlo. Ecco, dunque, che l'esplorazione assume un ruolo preponderante e premia il giocatore a ogni documento, collezionabile, foto scattata o scoperta: con i "Punti avventura" ottenibili assecondando la curiosità si sbloccano nuove abilità ("scoperte" dopo aver raccolto i manuali disseminati negli scenari), ognuna delle quali consente a Indy di imparare nuovi trucchi. C'è quella che aumenta la forza dei pugni e quella, utilissima, che gli permette di strisciare verso il suo fedora dopo essere stato messo al tappeto, così da ottenere una "seconda possibilità" e tornare in gioco: gli sviluppatori promettono decine di manuali diversi suddivisi in cinque categorie per personalizzare il "proprio" Indy.
ALLA SCOPERTA DI GIZA -
Se nelle prime missioni la struttura di gioco si è rivelata piuttosto "guidata", offrendo scampoli di libertà (complice una buona gestione della verticalità del level design, sfruttata dagli sviluppatori per creare percorsi secondari in cui celare dei segreti) e qualche deviazione rispetto al sentiero principale, è con la terza missione provata in anteprima, ambientata nel cuore di Giza, che Indiana Jones e l'antico Cerchio mostra la sua vera identità: qui, gli sviluppatori hanno optato per una struttura più "aperta" e libera, con una sorta di grossa mappa esplorabile liberamente senza particolari vincoli. Quest'ambientazione ha inoltre il merito di introdurre nuovi "giocattoli" per il nostro eroe, dall'accendino (che potrà usare per illuminare grotte buie o bruciare determinati ostacoli, così da creare nuove opportunità) alla macchina fotografica (utile per scoprire nuove aree, ottenere punti avventura e indizi da custodire nel diario).
Nella mappa ambientata in Egitto, insomma, lo spirito avventuriero voluto da MachineGames emerge prepotentemente, con Indy e la sua alleata Gina (una giornalista italiana interpretata dall'attrice Alessandra Mastroianni) che dovranno vagare in cerca di tombe e segreti sfruttando dei travestimenti (che, sulla falsariga di Hitman, consentiranno al nostro eroe di intrufolarsi senza dare nell'occhio) o risolvendo enigmi che usano la visuale in soggettiva per creare situazioni interessanti e mai eccessivamente cervellotiche. Esplorando è inoltre possibile imbattersi in nuovi alleati e, perché no, scoprire missioni secondarie in grado di fornire denaro o premiare il prode archeologo con nuovi manuali dotati di abilità più avanzate, con tanti riferimenti alla saga cinematografica e omaggi più o meno velati ai vecchi personaggi del franchise partorito dalla mente di Lucas.
Indiana Jones e l'antico Cerchio sembra avere tutte le carte in regola per sorprendere chi ama le avventure e per chiudere alla grande il 2024 dei videogiochi: l'appuntamento con la nuova produzione di Bethesda e Xbox Games Studios è fissato al 9 dicembre su PC e Xbox Series X/S, mentre il gioco arriverà su PS5 solo nella primavera del prossimo anno.