al cinema ad halloween

In esclusiva su Tgcom24 una clip dell'horror-thriller "Longlegs"

Il 31 ottobre arriva in sala il nuovo film di Osgood Perkins (Figlio di Antony Perkins, il Norman Bates di "Psyco") con Marika Monroe e Nicolas Cage

© Courtesy of NEON

In esclusiva per Tgcom24 una scena del thriller "Longlegs", il nuovo film diretto da Osgood Perkins (Figlio di Antony Perkins, celebre per il ruolo di Norman Bates in "Psyco"). Il film, in sala dal 31 ottobre, ha come protagonisti Marika Monroe e Nicolas Cage. Al centro una caccia all'uomo serratissima, che tocca tutti i generi dell'horror: dai delitti seriali fino al paranormale.

Un horror-thriller da manuale -

  "È un po' come una compilation di film horror, ha davvero un po' di tutto quando si tratta delle aspettative sul genere. C'è un massacro con l'ascia, c'è un serial killer, c'è il diavolo e c'è l'FBI. Ci sono bambole inquietanti e ci sono fienili inquietanti. Dentro c’è tutto, come in una sorta di milk-shake", ha dichiarato Perkins. Longlegs racconta la storia di Lee Harker (Maika Monroe), una neo agente dell'FBI che vive nella foresta pluviale dell'Oregon. Nei suoi primi giorni di lavoro individua un assassino grazie al suo intuito sorprendente.

L'agente Lee e le sue ispirazioni cinematografiche -

 Per un regista fortemente ispirato da "Il Silenzio degli Innocenti", Harker è la sua personale Agente Starling. "Ovviamente 'Il Silenzio degli Innocenti' ha una grande influenza su questo film nel suo insieme,” conferma la Monroe, che per impersonare la sua eroina ha tratto ispirazione da altri crime thriller. “Mi sono ispirata molto a Rooney Mara in 'Millennium – Uomini che odiano le donne'. C'erano delle somiglianze nel modo in cui entrambe si sentivano estranee in questo mondo e non sapevano come integrarsi. L'unico modo di avere un senso per loro era risolvere crimine".

Protagonista geniale e antisociale -

  L'agente Lee Harker si sente impacciata nelle situazioni sociali, ma prospera nella solitudine del suo lavoro. Ha anche un sesto senso che la distingue dai suoi colleghi e dai suoi superiori: "Ci sono delle volte in cui ha una sensazione istintiva su qualcosa che non viene spiegato. Non capisci perché, ma è molto consapevole di ciò che la circonda. È questo che la rende una grande agente dell'FBI e il motivo per cui è stata incaricata di questo caso".