Accusato di terrorismo

Iran, giustiziato il dissidente tedesco-iraniano Sharmahd

Berlino convoca l'ambasciatore di Teheran. Il cancelliere uno Scholz: "E' uno scandalo". Anche l'Ue valuta sanzioni

© Afp

L'Iran ha giustiziato il dissidente iraniano di origine tedesca Jamshid Sharmahd. Lo ha annunciato una fonte giudiziaria. Arrestato nell'agosto 2020 era stato condannato a morte con l'accusa di aver pianificato un attacco nel 2008 a una moschea in cui sono morte 14 persone e ne sono rimaste ferite oltre 200.

Il ministero degli Esteri tedesco ha convocato il capo dell'ambasciata iraniana per condannare l'esecuzione del cittadino tedesco-iraniano Sharmahd. Lo ha comunicato su X lo stesso ministero. Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha condannato l'esecuzione del 69enne tedesco-iraniano Jamshid Sharmahd in Iran, definendola uno "scandalo". "L'esecuzione di Jamshid Sharmahd da parte del regime iraniano - scrive Scholz su X - è uno scandalo che condanno con la massima fermezza. Sharmahd non ha avuto l'opportunità di difendersi dalle accuse al processo". "Il governo tedesco - ha concluso il cancelliere ha - ripetutamente condotto un'intensa campagna a favore di Sharmahd".

L'Ue valuta misure contro l'Iran dopo esecuzione Sharmahd -

 L'Ue "valuta misure di risposta" a Teheran dopo l'esecuzione del dissidente iraniano di origine tedesca Jamshid Sharmahd. Lo scrive su X l'Alto rappresentante Ue, Josep Borrell. "Il cittadino europeo Jamshid Sharmahd è stato giustiziato in Iran. Condanniamo la sua uccisione nei termini più forti possibili - scrive il capo della diplomazia Ue -. L'Ue si oppone fermamente alla pena di morte in ogni momento e in ogni circostanza. E' una violazione del diritto alla vita e la negazione ultima della dignità umana. Ci uniamo al dolore della famiglia ed esprimiamo la nostra solidarietà al governo tedesco con cui siamo in contatto".