"Pomeriggio Cinque" torna a occuparsi del caso di Giulia Cecchettin, la 22enne di Vigonovo (Ve) uccisa nel novembre 2023 dall'ex fidanzato Filippo Turetta. Durante la puntata di lunedì 28 ottobre, la trasmissione condotta da Myrta Merlino ha mostrato il video inedito di una telecamera di sorveglianza di una fabbrica, in cui si vede la ragazza tentare la fuga da Filippo Turetta, per poi essere raggiunta e aggredita da quest'ultimo.
Il ragazzo la raggiunge, la colpisce e la blocca a terra, per poi colpirla per ben 75 volte con i coltelli che si era procurato. Alle 23.41.22, Filippo Turetta si stacca da Giulia per recuperare la sua auto e caricare la ragazza sui sedili posteriori. Pochi istanti più tardi la macchina riparte e scompare dall'occhio delle telecamere: sono passati 132 secondi dall'ultimo disperato tentativo di fuga di Giulia.
La telefonata al 112 -
I documenti esclusivi mostrati da "Pomeriggio Cinque" non finiscono qui, perché la stessa trasmissione ha proposto anche l'audio della telefonata al 112 di un testimone. "Io chiamo da Vigonovo e dal balcone di casa mia ho appena assistito a una scena di un ragazzo che picchiava una ragazza, però se ne stanno andando in questo momento", esordisce l'uomo durante la telefonata con i carabinieri di Chioggia. Quindi prosegue: "Ho visto una ragazza che usciva dalla macchina e che gridava aiuto e poi ho visto la scena di questo ragazzo che la prendeva a calci mentre lei era a terra". E conclude: "Vi ho chiamati evidentemente perché non sapevo che cosa fare. Avevo paura, volevo scendere però sinceramente ho paura a mettermi in mezzo a questa situazione, però mi sembrava giusto chiamarvi".
A commentare quanto mostrato a "Pomeriggio Cinque" e anche quanto dichiarato in aula da parte di Filippo Turetta, è intervenuto in collegamento lo zio di Giulia, Andrea Camerotto.
"Ormai è quasi un anno che Giulia non è più con noi e venerdì siamo andati ad ascoltare cosa Filippo volesse dire in sua difesa. Aveva presentato quel memoriale e onestamente è stato pesante", ha esordito. Poi ha continuato: "Ci sono stati dei momenti in cui ho preferito uscire perché mi imbarazzava, mi feriva sentire cosa un ragazzo che dice di amare ha fatto a una sua amica, nonché ex".
Mentre in merito alla telefonata del testimone al 112, lo zio di Giulia precisa: "Penso che questo ragazzo, che io non ho mai conosciuto, abbia dimostrato comunque un grande senso civico. E per questo deve essere ringraziato anche se non è sceso per paura".