"Le Iene" intervistano Elisa Corda che il primo luglio 2016 mentre viaggiava a bordo di un'auto aziendale ha avuto un incidente stradale che le ha causato la perdita della mano. Dopo otto anni di perizie e avvocati un tribunale le ha riconosciuto il 100% di colpa per la dinamica dell'incidente e adesso deve pagare settantamila euro. Così Elisa, mamma e moglie rimasta senza lavoro, senza una mano e piena di debiti ha deciso di aprire un profilo su Onlyfans per poter sopperire alle spese.
"C'è un Elisa prima dell’incidente e dopo" ha raccontato spiegando nel dettaglio quel terribile giorno quando su una rotonda ad Alessandria, guidando una macchina aziendale, un camion della nettezza urbana l'ha travolta. 96 giorni di ospedale con una mano cucita nella pancia per permettere ai tessuti compromessi di rigenerarsi poi l'incontro con una bambina affetta da nanismo, "un angelo" dice, che era energia pura. Da quel giorno la vita di Elisa cambia, il suo fisico reagisce e si dedica allo sport, in particolare al sollevamento pesi, diventando una vera atleta partecipando a varie gare e vincendo titoli in tutto il mondo. A mettere gli occhi su di lei anche la nazionale paralimpica di cui è entrata a far parte in due team: sci nordico e canottaggio.
Le sue cicatrici profonde e permanenti non le hanno mai fatto perdere il sorriso ma quel verdetto inaspettato e ingiusto l'ha messa in ginocchio. Se dovesse perdere anche la causa di secondo grado arriverebbe a un debito di 140mila euro. Per questo, su consiglio del marito, Elisa decide di aprire un profilo su Onlyfans per poter ripagare i debiti. È infatti proprio il marito Gavino a seguirla in questo percorso e a farle da regista per foto e video da postare. Su richiesta degli utenti, racconta l'uomo, spesso entra anche in scena. "Ci sono fan che pagano per vedere le mie performance ma c'è anche chi vuole ricevere da me solo messaggi di autostima. In molti mi scrivono anche solo per incoraggiarmi. Da quando abbiamo aperto il profilo abbiamo incassato duemila euro circa al mese" ha raccontato Elisa.