disavventura a lieto fine

Treviso, colf butta via il materasso di un'anziana, dentro ci sono soldi e gioielli per 50mila euro

La vicenda, si è conclusa fortunatamente nel migliore dei modi. La collaboratrice domestica lo aveva inconsapevolmente portato alla discarica, dove è stato ritrovato ancora nel cassone degli ingombranti

Una disavventura a lieto fine, quella di un'anziana di Montebelluna, nel Trevigiano, che, ameno per qualche ora, ha visto dissolversi i risparmi di una vita conservati dentro un vecchio materasso. Per anni infatti, la signora aveva nascosto al suo interno gioielli di famiglia, carte di credito e denaro contante, per un valore di circa 50mila euro. Un'abitudine dura a morire soprattutto tra le vecchie generazioni ma che può rivelarsi molto pericolosa. La collaboratrice domestica della signora infatti, lo aveva inconsapevolmente portato in discarica.

L'equivoco -

 La vicenda, riportata dal Corriere del Veneto, risale a qualche giorno fa, quando la colf si trovava a casa dell'anziana per fare le pulizie nell'abitazione. La donna, a causa di problemi di salute, non poteva spostarsi per la casa e supervisionare il lavoro. Tra una stanza e l'altra, la collaboratrice domestica ha trovato un vecchio materasso logoro e, pensando fosse da buttare, ha deciso di portarlo al centro di raccolta rifiuti senza avvisare la proprietaria. Solo nel tardo pomeriggio, l'anziana si è accorta che il materasso non c'era più e, in preda al panico ha chiamato la figlia urlando: "Il materasso è sparito! L'hanno buttato via e dentro c'erano soldi e gioielli!". È iniziata così una corsa contro il tempo per tentare di evitare il peggio. 

Le ricerche -

 Si sono mobilitati i carabinieri di Montebelluna, insieme al personale dell'azienda di smaltimento dei rifiuti, e ai volontari della protezione civile. Sono state quindi avviate le ricerche nel centro di raccolta. Ci è voluta oltre un'ora prima che il materasso venisse individuato nel cassone degli oggetti ingombranti, intatto, così come il suo prezioso contenuto. La figlia, sollevata, ha ringraziato calorosamente carabinieri e volontari per la loro prontezza e la signora ha potuto rientrare in possesso dei suoi beni.

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