Odori insopportabili

Lecce, il mistero dei miasmi: setacciata la città ma non si trova la fonte

Odori acri e insopportabili, tanto da provocare bruciore alla gola. Si batte la pista dei roghi clandestini di rifiuti speciali ma le ricognizioni a terra e con il drone non hanno portato a nessun risultato

© Ansa

Centinaia di segnalazioni in poche ore a Lecce, avvolta, negli ultimi giorni, da un odore acre e persistente che ha reso l'aria quasi irrespirabile. I cittadini, allarmati, hanno chiamato la Centrale Operativa di Viale Rossini e inviato messaggi sui canali social della Polizia Locale segnalando odori sgradevoli e fastidiosi dalla zona Ovest della città, tali da provocare bruciori alla gola. Così la polizia locale e la protezione civile hanno passato al setaccio la città usando i droni e ricognizioni a terra che però, hanno avuto esito negativo e non si è riusciti a individuare la fonte. Una ricerca per nulla agevolata dall’analisi della ventilazione, quasi del tutto assente sul territorio comunale, essendosi attestata intorno ai 4 km/h.

L'ipotesi dei rifiuti speciali -

In particolare, è stata battuta la pista dei roghi accesi nella notte per bruciare non solo sterpaglie ma soprattutto copertoni e materiale in plastica o, addirittura di rifiuti speciali bruciati clandestinamente i cui fumi, con l’umidità, si sarebbero diffusi nella notte scatenando i miasmi e anche una coltre di foschia nel cielo. Qualcuno sospetta che si tratti di impianti al lavoro nella notte, ma non ci sono riscontri.

La polizia locale leccese, dunque, sottolinea come siano stati controllati tutti i siti particolarmente sensibili con esito negativo. In serata è stata avvistata una colonna di fumo sulla strada provinciale per San Cataldo ma era causato da un incendio controllato di ramaglie ammucchiate all’interno di un terreno recintato e non accessibile. Si è trattato dunque, di un falso allarme. Battuto il territorio comunale in lungo e in largo, resta da capire se il problema possa arrivare da aree molto vicine alla città. 

Si tenta di individuare il problema -

 Scende in campo anche la Provincia: "Viste le numerose segnalazioni pervenutemi nelle ultime ore, ho immediatamente interessato l’Ufficio Ambiente dell’Ente e la Polizia provinciale, attraverso il suo comandante Alessandro Guerrieri, per verificare l’origine del fenomeno - dichiara il presidente Stefano Minerva - Siamo sempre in prima linea su un tema delicato come l’ambiente, Provincia come sentinella del territorio". Gli uffici provinciali, in stretto contatto anche con l’Arpa, sul cui sito è possibile segnalare le zone maleodoranti, "da subito stanno perlustrando alcune zone periferiche della città, e attraverso questa indagine conoscitiva si cercherà di capire l’origine del cattivo odore presente nell’aria". Il presidente della Commissione controllo, Antonio Rotundo, ha depositato un’interpellanza urgente per chiedere al sindaco controlli che stabiliscano l’origine del fenomeno e le cause che lo hanno determinato. Si attende inoltre, che gli uffici dell’Agenzia regionale per la prevenzione e la protezione dell’ambiente stili un dettagliato rapporto derivante di monitoraggi in via di esecuzione.    

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