Attesa per la visita di Orban a Tbilisi

Georgia, "partito di governo filorusso ha vinto elezioni" | Ma la presidente è con l'opposizione

Attesa per la visita di Orban a Tbilisi. L'Ue chiede un'indagine trasparente sui risultati

© Afp

Il partito al governo in Georgia, filorusso, ha vinto le elezioni. Lo ha annunciato la commissione elettorale. Con oltre il 99% dei voti scrutinati, "Sogno georgiano" ha ottenuto il 54,2% dei consensi, secondo l'organismo che sovrintende al voto. Ma la presidente della Georgia Salomé Zourabichvili si allinea ai partiti di opposizione filo-occidentali che hanno già respinto come "fraudolenti" i risultati elettorali e dichiara "di non riconoscerli". Dal carcere, intanto, l'ex presidente Saakashvili chiama alla piazza con Zourabichvili che ha sottolineato che la protesta sarà pacifica. Mentre il premier ungherese Viktor Oban, che attualmente è alla presidenza del Consiglio dell'Unione europea e che, primo tra i leader stranieri, si è congratulato con il suo omologo per il risultato elettorale, è atteso in visita ufficiale a Tblisi.

Il colpo di scena della presidente della Georgia e il rischio di acuirsi di tensioni interne -

 Dopo una campagna pre-elettorale divisiva, i primi dati avevano visto la più alta affluenza da quando il partito al governo è stato eletto per la prima volta nel 2012. E arriva anche il colpo di scena. La presidente della Georgia, Salomé Zourabichvili, ha rifiutato di riconoscere il risultato delle parlamentari, che ha definito "totalmente falsificate". Lo riferisce la Tass citando un comunicato della presidenza georgiana.

"Molti sono stati privati dei documenti di identità, - si legge nella nota presidenziale - impedendo loro la partecipazione al voto. E hanno anche privato i georgiani all'estero del diritto di partecipare alle elezioni". "Centomila emigrati hanno lottato duramente per essere registrati" ma "malgrado ciò, solo 33mila sono stati in grado di votare", ha denunciato ancora il capo dello Stato. Zurabishvili ha ringraziato i partner internazionali della Georgia e le organizzazioni che hanno monitorato il voto, "che hanno registrato queste violazioni". "Non riconosco queste elezioni. Non possono essere riconosciute. Equivarrebbe a riconoscere l'ingresso della Russia (in Georgia), la subordinazione della Georgia alla Russia", ha ribadito e invita a proteste pacifiche.

Prima di lei, il risultato era già stato contestato dal partito di opposizione Movimento Nazionale Unito che, con la sua leader Tina Bokuchava, fin dalla sera prima aveva parlato di "vittoria rubata", accusando Bidzina Ivanishvili, leader e fondatore del partito filorusso, di aver "rubato il futuro europeo" al Paese.

A chiamare subito alla piazza l'ex presidente e leader dell'opposizione georgiano Mikheil Saakashvili, al momento in detenzione in una clinica penitenziaria a Tbilisi e che guidò l'incruenta Rivoluzione delle Rose nel 2003. Ha indetto proteste antigovernative di massa.

I risultati contestati -

 La Commissione elettorale centrale ha, dunque, reso noto che quando sono stati scrutinati i voti di 3.100 sessioni su un totale di 3.111, il partito di governo Sogno Georgiano si è aggiudicato il 54,08%. Seguono i quattro partiti dell'opposizione che hanno superato la soglia di sbarramento del 5%: la Coalizione per il cambiamento con il 10,92%, il Movimento nazionale unito con il 10,12%, Una Georgia forte con l'8,72% e Per Georgia con il 7,76%.

Il primo ministro della Georgia Irakli Kobakhidze ha respinto le accuse delle opposizioni di brogli nelle elezioni parlamentari, vinte dal partito di governo Sogno Georgiano, affermando che si tratta solo di un tentativo di "giustificare" il loro fallimento politico. "E' impossibile, tecnicamente impossibile, fare qualsiasi trucco quando le elezioni si svolgono con il voto elettronico", ha affermato il premier.

Per quanto riguarda gli annunci di manifestazioni di piazza contro i risultati delle elezioni, Kobakhidze ha affermato che "l'opposizione non ha le risorse per organizzare proteste, quindi la prima sessione del Parlamento si terrà presto e tutti i processi del Paese continueranno normalmente".

L'esultanza di Orban -

 Il primo ministro ungherese Viktor Orban, che si era già congratulato con il partito di governo Sogno Georgiano per la "schiacciante vittoria" alle elezioni, si recherà in visita a Tbilisi. Lo ha annunciato il governo georgiano. Orban, il cui Paese detiene la presidenza di turno del Consiglio dell'Ue; ad accompagnarlo ci sarà un'ampia delegazione governativa che includerà il ministro degli Esteri Peter Szijjarto, il ministro dell'Economia Marton Nagy e il ministro delle Finanze Mihaly Varga.
 

Anche il primo ministro dell'Armenia, Nikol Pashinyan, si è congratulato con il suo omologo della Georgia per la vittoria del partito di governo. "Mi congratulo con il partito Sogno georgiano per la sua impressionante vittoria alle elezioni parlamentari. Il continuo sviluppo delle relazioni con la Georgia è una delle priorità della politica estera del governo armeno", si legge nel messaggio di Pashinyan pubblicato sul sito web dell'esecutivo. Il premier di Erevan ha auspicato che "la cooperazione tra Armenia e Georgia continui a svilupparsi e a espandersi".

Preoccupazioni nel resto d'Europa -

 Tutt'altra aria si respira nel Vecchio Continente per le parlamentari georgiane. "A seguito delle elezioni parlamentari in Georgia, intendo inserire la Georgia nell'ordine del giorno della riunione informale del summit Ue a Budapest. Prendiamo atto della valutazione preliminare dell'OSCE/ODIHR e chiediamo alla Commissione elettorale centrale e alle altre autorità competenti di adempiere al loro dovere di indagare e giudicare in modo rapido, trasparente e indipendente le irregolarità elettorali e le relative accuse. Queste presunte irregolarità devono essere seriamente chiarite e affrontate". Lo scrive il presidente del Consiglio europeo Charles Michel su X.

La "ovvia falsificazione" dell'esito delle elezioni parlamentari in Georgia - che attribuisce la vittoria al partito di governo Sogno georgiano - rende "impossibile riconoscerne la legittimita'". E' quanto ha subito dichiarato Marko Mihkelson, presidente della commissione Esteri del Parlamento dell'Estonia. "Truccando le elezioni non si può entrare nell'Unione europea ma si può finire di nuovo nell'abbraccio della Russia", ha avvertito il deputato estone, esponente del Partito riformatore, in un messaggio su X. 

"Un incubo sta rubando il futuro europeo della nazione georgiana, cercando di consolidare la tradizione russa e bielorussa, tornando al passato russo invece di consolidare il futuro, la libertà, la democrazia, la sovranità e l'integrità territoriale all'interno dell'Ue e della Nato". Lo ha scritto sul suo account X il vicepresidente del Parlamento lituano, Zygimantas Pavilionis, commentando i risultati delle elezioni in Georgia.

Capo osservatori Ue Georgia: "Elezioni rubate? Non rispondiamo" -

 Pur avendo parlato in generale di un "arretramento della democrazia" nel voto in Georgia, il capo degli osservatori del Parlamento europeo, Antonio Lopez-Isturiz White, non ha risposto quando in conferenza stampa gli è stato chiesto se ritenesse che le elezioni siano state "rubate". Una tale valutazione non rientrava nei compiti della missione Osce, Nato e Ue, ha affermato il rappresentante dell'Eurocamera.

Nelle elezioni legislative in Georgia, vinte dal partito al potere ma denunciate come "falsificate" dall'opposizione filo-occidentale, sono state comunque segnalate "pressioni" sugli elettori e condizioni elettorali sfavorevoli per gli oppositori. Lo hanno indicato gli stessi osservatori internazionali. Il voto è stato "viziato da disuguaglianze (tra candidati), pressioni e tensioni", stimano gli osservatori dell'Osce, della Nato o anche degli organismi dell'Ue.

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