"Chiedo scusa a tutti", ai microfoni di "Pomeriggio Cinque" parla Daniele, l'uomo che per mesi ha chiesto finte donazioni a negozianti spacciandosi per Alpino. Dal Friuli al Veneto fino alla sponda bresciana del Lago di Garda, il copione era sempre lo stesso: come testimoniano le immagini riprese dalle telecamere di videosorveglianza, l'uomo entrava nei negozi mostrando un attestato di servizio presso le Penne Nere.
Dopo uno scambio di battute, il 40enne bresciano convinceva i commercianti a dare un contributo in contanti per una lotteria di beneficenza destinata all'acquisto di mezzi per il trasporto di anziani e disabili. "Non è facile essere qua oggi a metterci la faccia perché posso dire di essere stato truffato anche io", spiega l'uomo all'inviata del programma di Myrta Merlino. "Sono stato agganciato in un bar di Conegliano da un ragazzo di nome Simone che aveva sentito che stavo vivendo un momento di difficoltà perché da alcuni mesi non prendo lo stipendio", racconta.
Nei mesi di attività compiuti in diversi comuni del nord est, il 40enne spiega di aver incontrato per due volte l'uomo in una stradina sterrata vicino a Conegliano (Treviso) e di avergli consegnato gli incassi ottenuti dalla truffa per un totale di circa seimila euro. "Di quella cifra mi sono tenuto 1.300 euro per vivere e mangiare", dice l'uomo che poi spiega di aver provato più volte a rintracciarlo al telefono ma senza successo. "Sono stato ingenuo", ammette Daniele che poi chiede perdono ai commercianti che lo hanno denunciato, al gruppo Alpini e alla sua famiglia.