Una violenta esplosione si è verificata in uno stabilimento in zona Borgo Panigale, a Bologna. Due persone sono morte e 11 sono rimaste ferite, almeno una delle quali in modo grave. Si tratta di un capannone della "Toyota Material Handling", multinazionale che si occupa di movimentazione merci. A saltare in aria sarebbe stato un compressore e lo scoppio ha fatto crollare parte della struttura.
Quello che è successo dovrà essere vagliato e approfondito: la cosa certa è che l'esplosione ha fatto crollare una parte del capannone. Un operaio è morto immediatamente, un altro dopo essere stato trasportato all'ospedale Maggiore. Pesante anche il conto dei feriti: uno è ricoverato in gravi condizioni, altri dieci sono stati soccorsi fra il Maggiore e altri ospedali della provincia, ma le loro condizioni non destano particolare preoccupazione. Immediatamente sono scattati i soccorsi da parte dei vigili del fuoco, carabinieri, polizia e personale sanitario.
"È saltata la luce subito, con un boato pazzesco, ho visto tutti i lampadari tremare. Una ha detto 'fuori tutti' e siamo scappati via. Io ho pensato subito al terremoto e siamo usciti - ha raccontato Noemi, dipendente del reparto ispezione della Toyota di Bologna, presente in fabbrica al momento dell'incidente -. In ispezione abbiamo visto questo. Abbiamo sentito tutto, ma non abbiamo visto altro. Sono sconvolta, mi sembra di essere in un film. C'erano i soliti problemi, ma non era accaduto niente nell'imminente".
"Poco dopo le 17 si è sentito un gran botto, lo abbiamo sentito noi da casa, a Borgo Panigale" ha raccontato una signora davanti allo stabilimento. Suo figlio e suo marito lavorano lì: il figlio era impegnato su un altro turno e quindi non era presente in fabbrica al momento dell'incidente, il marito è un delegato sindacale e si trova nello stabilimento insieme ad altri. L'azienda è una delle più importanti del Bolognese: occupa 850 dipendenti, con una grande espansione negli ultimi anni, e produce carrelli elevatori. È un'azienda storica, che per decenni è stata nota col nome di Cesab. Nel perimetro aziendale entrano alcuni parenti delle persone che si trovavano nello stabilimento al momento dell'esplosione.
Era in programma uno sciopero per la sicurezza -
"Stavamo per fare un altro sciopero per la sicurezza, domani, due ore in uscita. Certe volte si pensa che si produca non con attenzione nel rispetto delle procedure". Lo afferma Gian Pietro Montanari, dell'assemblea Fiom, per anni delegato alla Toyota di Bologna e oggi al magazzino di Crespellano. "Questa - dice - non è l'azienda peggiore del mondo, però bisogna accertare se c'era manutenzione o se non c'era. Scioperi c'erano stati anche in passato, l'ultimo per alcuni nuovi strumenti su cui i lavoratori chiedevano il collaudo. In passato c'era stato anche un incendio nel reparto verniciatura".