IL COLPO DI SCENA

Prince of Persia festeggia 35 anni e "perde i pezzi": chiude il team di The Lost Crown

Ubisoft avrebbe deciso di smantellare il gruppo responsabile dell'acclamato videogioco di piattaforme, assegnando gli sviluppatori ad altri progetti

© Ufficio stampa

Non è un periodo semplice per Ubisoft, che dopo lo scarso successo di videogiochi come Star Wars Outlaws e il rinvio al 2025 di Assassin's Creed Shadows, potrebbe aver segnato il destino di un'altra saga importante della sua storia: Prince of Persia. La serie concepita da Jordan Mechner, che proprio in questi giorni ha festeggiato il suo 35esimo anniversario, potrebbe infatti rinunciare a un sequel di The Lost Crown.

Stando ad alcune indiscrezioni provenienti dalla Francia, infatti, il team di Ubisoft Montpellier che ha lavorato al gioco di piattaforme Prince of Persia: The Lost Crown sarebbe stato smantellato dal colosso franco-canadese per i numeri insoddisfacenti registrati sin dal lancio.

Secondo le indiscrezioni, il team di Ubisoft Montpellier aveva trovato in Prince of Persia: The Lost Crown un modo per uscire dal limbo eterno di Beyond Good & Evil 2, un progetto in lavorazione da una vita e caratterizzato da una gestazione tormentata. Nonostante l'ottimo riscontro della critica mondiale nei confronti del progetto The Lost Crown, che ha avuto il merito di reimmaginare il franchise di Prince of Persia seguendo il filone dei cosiddetti videogiochi "metroidvania", Ubisoft non sarebbe rimasta soddisfatta dalle vendite, rifiutando le proposte del team di lavorare a un seguito o ad altre espansioni oltre a Mask of Darkness, già annunciata dallo studio poco dopo l'uscita sul mercato e lanciato lo scorso settembre.

Le voci parlano di un gioco incapace di rispettare le aspettative in termini di vendite e di eccessive preoccupazioni da parte dei dirigenti, i quali temevano che lo sviluppo di un sequel avrebbe potuto "cannibalizzare" le vendite del gioco originale, come successo nel caso di Mario + Rabbids. Gli sviluppatori al lavoro su The Lost Crown sarebbero stati dirottati su altri videogiochi che hanno "un potenziale maggiore" in termini di vendite, anche se al momento non è chiaro di quali progetti si tratti. Dal canto suo, la dirigenza di Ubisoft non ha ancora commentato le indiscrezioni, proseguendo con i festeggiamenti del 35esimo anniversario di Prince of Persia come se niente fosse.

La saga dedicata al Principe più famoso dei videogiochi, a ogni modo, dovrebbe continuare nei prossimi anni: in programma, infatti, c'è il ritorno di un classico come Le sabbie del tempo, che arriverà nel 2026 con un rifacimento da zero per PC e console di ultima generazione.